Adriano Celentano, la commovente lettera di addio a Mia: amarezze e accuse

Scomparsa il 12 maggio 1995, sono trascorsi 25 anni da quando Mia Martini è morta, lasciando un grande vuoto nel mondo della musica italiana. A scrivere una lettera in sua memoria ci aveva pensato sei giorni dopo Adriano Celentano attraverso le pagine del Corriere della Sera.

Adriano Celentano – Foto fornita da TIZIANA FABI/AFP/ Credits: Getty Images

La scomparsa di Mia Martini

Mia Martini è scomparsa a Cardano al Campo il 12 maggio 1995 per colpa di un arresto cardiaco. La Procura di Busto Arsizio aprì subito un’inchiesta e dispose l’autopsia in seguito alla quale emerse come causa del decesso un arresto cardiaco da overdose di stupefacenti, in particolare di cocaina. Le sorelle della cantante hanno fin da subito negato tale ipotesi, in quanto “lei con la droga non ha niente a che fare”. Nonostante ciò il caso dell’artista è stato chiuso in questo modo, con una cremazione così come voluto dal padre. Sei giorni dopo la scomparsa di Mia Martini, Adriano Celentano ha voluto dedicare una lettera alla cantante. Ecco di seguito quanto scritto dal noto artista.

Adriano Celentano e Mia Martini – Fonte: Facebook

La lettera di Adriano Celentano

“Finalmente si è capito chi sono quelli che veramente portano jella: quelli del mondo dello spettacolo. Certo non tutti, ma una gran parte di questo mondo di merda, pieno di ipocrisia, deve avere qualche rimorso: in fin dei conti hanno contribuito non poco ad accorciare la vita di Mia Martini. E non parlo solo dei colleghi cantanti, ma dei fonici, dei musicisti, microfonisti, editori, arrangiatori e affini, che quando la vedevano si toccavano dando corso al barbarico rito degli scongiuri, mentre lei (una delle migliori interpreti d’Europa) l’unica cosa che chiedeva ai falsi dello spettacolo era solo un po’ di affetto… Ora gli stessi che, per anni le hanno somministrato il micidiale veleno costringendola all’isolamento totale, senza poter lavorare, lei che di bravura se li mangiava tutti, sono quelli che ora fingono di compiangerla esaltandone le qualità”.

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Per poi aggiungere: “Loro, i deficienti dello spettacolo, ai quali basta un semplice colore viola per non farli salire sul palcoscenico, che di fuori cantano la solidarietà ma di dentro annaspano nella crudezza del loro razzismo, portando sì iella, ma non agli altri, a se stessi. A te, Mimì, hanno fatto un favore mica da poco… Sei finalmente tornata a casa. Quella “Casa” dove anche il più piccolo dei tuoi respiri non passerà inosservato, poiché l’amore che ti circonda non ha confini e la sua intensità è al di là di ogni descrizione. Da lassù, ora puoi comprendere che quaggiù eri in errore se pensavi che ti limitavi semplicemente a vivere e a cercare ciò che qui ti è sempre stato negato: amore e un po’ di benessere. Anche tu, come ognuno di noi, avevi una missione e forse sarà proprio questa tua sofferenza passata sulla terra che salverà tanta gente dalla spietata aggressione di quelle maldicenze che feriscono, emarginano e talvolta uccidono. Mentre ti spegnevi, un nuovo raggio di luce nasceva per illuminare i tanti a comprendere che nessuno può portare jella a un altro, se qualche volta c’è, è perché ce la siamo creata da soli. Nessuno ce la può dare”.

Mia Martini – Fonte: Facebook
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