La nota giornalista e conduttrice Donatella Bianchi è stata inserita dal premier Giuseppe Conte nella task force di Colao per la gestione dell’emergenza coronavirus.
Chi è Donatella Bianchi
Nota per essere la giornalista e la conduttrice di Linea Blu, Donatella Bianchi è anche presidente del WWF e dal 2019 del Parco nazionale delle Cinque Terre. Nel corso delle ultime ore il suo nome è finito al centro dell’attenzione dopo essere stata aggiunta alla task force guidata da Vittorio Colao. Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, infatti, ha voluto rispondere alla richiesta delle parlamentari di avere la cosiddetta “quota rosa” nella gestione dell’emergenza coronavirus integrando 11 donne tra comitato tecnico – scientifico e task force.
Tra i nomi delle donne nominate da Giuseppe Conte si annovera proprio quello di Donatella Bianchi, giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, scelta per le valutazioni ambientali. Donatella Bianchi è famosa in particolar modo per condurre Linea Blu, programma attraverso il quale accompagna i telespettatori alla scoperta dei luoghi più caratteristici della penisola italiana. Per quanto riguarda la sua carriera, Donatella Bianchi ha fatto il suo esordio sul piccolo schermo nel 1978 a Domenica In all’epoca condotto da Corrado. Sempre con il conduttore ha preso parte a Gran Canal su Rai 2 nel 1981, per poi iniziare a collaborare all’inizio degli anni Novanta con la TgR del Lazio e diventare l’inviata speciale di Sereno Variabile su Rai 2. Dal 1999 conduce Linea Blu e nel corso degli anni ha pubblicato vari testi riguardanti sempre il mondo del mare.
La conduttrice nella task force
Inserita nel comitato di esperti diretto da Vittorio Colao, nel corso di un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Donatella Bianchi ha dichiarato: “Si tratta di una nomina sicuramente inaspettata e della quale ringrazio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Confesso che mi sento particolarmente responsabilizzata perché l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e le conseguenze che ne sono derivate rappresenta per il nostro Paese un momento di grande difficoltà per molte persone”.
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Per poi aggiungere: “Il primo pensiero va alle persone che hanno perso la vita e ai loro familiari. Nessuno di noi avrebbe mai pensato di avere a che fare con un’emergenza di questa portata. Nessuno avrebbe potuto immaginare che le nostre abitudini, l’economia, la scuola, le amicizie potessero cambiare così repentinamente. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche non solo per riavviare il nostro Paese ma per farlo in modo da non ripetere gli errori che abbiamo commesso in passato. Credo che un nuovo rapporto tra uomo e natura e la stella polare della sostenibilità debbano essere l’orizzonte di questa ripartenza. Un nuovo modello economico sostenibile e amico della natura non solo è possibile ma rappresenta la garanzia per un mondo più sicuro, sano ed equo”.
