Bonafede, scarcerati 498 detenuti tra 41 bis e alta sicurezza

Bonafede, scarcerati 498 detenuti tra 41 bis e alta sicurezza. C’è chi è ai domiciliari, chi ai servizi sociali, chi è in attesa di giudizio

Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede (GettyImages)

Sono 498, in totale, i detenuti scarcerati tramite provvedimenti dei giudici. Di questi, 4 erano sottoposti al 41 bis, 253 attendono il giudizio e sono ai domiciliari, 195 sono ai domiciliari, 35 ai servizi sociali. È quanto fa sapere il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Il ministro spiega anche che sono 110 i detenuti positivi al Covid19, di cui 3 sono ricoverati in ospedale e 98 guariti.

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Bonafede ha aggiunto che “la lotta alla mafia è prioritaria nell’azione del Governo”.  Ecco perché, spiega, “con il decreto legge n. 29, abbiamo previsto che per quanto riguarda i soggetti ristretti per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso, terroristico e mafioso, o per delitti di associazione a delinquere legati al traffico di sostanze stupefacenti o per delitti commessi avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione mafiosa, nonché di detenuti e internati sottoposti al regime previsto dall’articolo 41-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, le scarcerazioni motivate da esigenze di carattere sanitario siano rivalutate alla luce del nuovo contesto epidemiologico, per verificare se permangano o meno le condizioni che hanno giustificato l’uscita dagli istituti detentivi”.

Il 2 marzo i detenuti in carcere erano 61.235, al 12 maggio sono invece 53.524. Bonafede spiega che questo calo è dovuto a una grossa riduzione degli ingressi. Per quel che concerne invece, chi lavora all’interno delle case circondariali, sono 204 i positivi al Coronavirus. “Delle 176 unità in carico a questa amministrazione”, prosegue Bonafede, “150 sono in quarantena nelle loro case, 16 nelle caserme, 10 in ospedale. 116 persone sono guarite“. Si registrano anche due morti.

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