E’ stato trovato l’accordo politico sul Decreto rilancio, sciolto il nodo della questione migranti, oggi la Lamorgese al question time ribadisce: “L’intenzione del Governo è garantire la dignità delle persone”.
Trovato l’accordo sul Decreto rilancio, oggi gli esponenti di Governo rispondono al question time in Senato, durante il quale è intervenuta anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. La ministra si è espressa a proposito della complessa questione della regolarizzazione dei migranti, che a lungo ha scisso non solo il Parlamento, ma anche il Governo. Le fazioni si scindevano tra chi credeva che fosse una concessione non opportuna in questo momento, e chi invece sosteneva che avrebbe comportato un’emersione del lavoro nero, e dunque maggiore legalità e indotto per lo Stato. Tra gli oppositori, anche un’ala del Movimento 5 Stelle. L’accordo è stato trovato nella notte. Come dichiarato direttamente da Palazzo Chigi: è stato “raggiunto l’accordo politico”. Oggi la Lamorgese ribadisce i vantaggi della regolarizzazione dei migranti: “L’emersione del lavoro nero riporterebbe a una condizione di legalità una realtà di lavoratori impiegati come braccianti e, nelle nostre case, come colf e badanti. L’intenzione del governo è garantire la dignità delle persone, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro”.
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Il responsabile del Viminale ha ribadito poi la linea generale: garantire la sicurezza sul lavoro a tutti. Compresi i migranti spesso sfruttati come braccianti dal caporalato, o impiegati in lavori domestici prevalentemente in nero. “L’obiettivo è quello di raggiungere, tanto più in un contesto come quello attuale un punto di equilibrio, con il concorso di tutti gli interlocutori istituzionali, che coinvolga e garantisca l’esigenza del mercato del lavoro e della sicurezza dei lavoratori. Con i ministri Bellanova, Provenzano e Catalfo abbiamo lavorato per mettere a punto una ipotesi di intervento normativo che sulla base delle precedenti esperienze, consente la possibilità di concludere un contratto di lavoro subordinato per chi è impiegato, o lo è stato, in maniera irregolare nella filiera agricola, della cura alla persona, e del lavoro domestico”.
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Manca ancora il varo ufficiale del provvedimento, all’interno del dl Rilancio, ancora non c’è. Per una conferma ufficiale è necessario aspettare il Consiglio dei ministri di mercoledì. Ma il ministero dell’Interno ha confermato il raggiungimento dell’intesa: “Il testo concordato del provvedimento sull’emersione del lavoro in agricoltura e nel settore del lavoro domestico è pronto; ed è il frutto della sintesi raggiunta domenica tra le forze di maggioranza e il governo per rispondere alle esigenze di sicurezza, anche sanitaria, e alle pressanti richieste del mondo produttivo e delle famiglie italiane”.