Regolarizzazione migranti, Lamorgese: “Daremo dignità a colf e braccianti”

E’ stato trovato l’accordo politico sul Decreto rilancio, sciolto il nodo della questione migranti, oggi la Lamorgese al question time ribadisce: “L’intenzione del Governo è garantire la dignità delle persone”.

regolarizzazione migranti lamorgese
(Foto di Andreas Solaro, da Getty Images)

Trovato l’accordo sul Decreto rilancio, oggi gli esponenti di Governo rispondono al question time in Senato, durante il quale è intervenuta anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. La ministra si è espressa a proposito della complessa questione della regolarizzazione dei migranti, che a lungo ha scisso non solo il Parlamento, ma anche il Governo. Le fazioni si scindevano tra chi credeva che fosse una concessione non opportuna in questo momento, e chi invece sosteneva che avrebbe comportato un’emersione del lavoro nero, e dunque maggiore legalità e indotto per lo Stato. Tra gli oppositori, anche un’ala del Movimento 5 Stelle. L’accordo è stato trovato nella notte. Come dichiarato direttamente da Palazzo Chigi: è stato “raggiunto l’accordo politico”. Oggi la Lamorgese ribadisce i vantaggi della regolarizzazione dei migranti: “L’emersione del lavoro nero riporterebbe a una condizione di legalità una realtà di lavoratori impiegati come braccianti e, nelle nostre case, come colf e badanti. L’intenzione del governo è garantire la dignità delle persone, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro”.

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(Foto di Andreas Solaro, da Getty Images)

Il responsabile del Viminale ha ribadito poi la linea generale: garantire la sicurezza sul lavoro a tutti. Compresi i migranti spesso sfruttati come braccianti dal caporalato, o impiegati in lavori domestici prevalentemente in nero. “L’obiettivo è quello di raggiungere, tanto più in un contesto come quello attuale un punto di equilibrio, con il concorso di tutti gli interlocutori istituzionali, che coinvolga e garantisca l’esigenza del mercato del lavoro e della sicurezza dei lavoratori. Con i ministri Bellanova, Provenzano e Catalfo abbiamo lavorato per mettere a punto una ipotesi di intervento normativo che sulla base delle precedenti esperienze, consente la possibilità di concludere un contratto di lavoro subordinato per chi è impiegato, o lo è stato, in maniera irregolare nella filiera agricola, della cura alla persona, e del lavoro domestico”.

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Manca ancora il varo ufficiale del provvedimento, all’interno del dl Rilancio, ancora non c’è. Per una conferma ufficiale è necessario aspettare il Consiglio dei ministri di mercoledì. Ma il ministero dell’Interno ha confermato il raggiungimento dell’intesa: “Il testo concordato del provvedimento sull’emersione del lavoro in agricoltura e nel settore del lavoro domestico è pronto; ed è il frutto della sintesi raggiunta domenica tra le forze di maggioranza e il governo per rispondere alle esigenze di sicurezza, anche sanitaria, e alle pressanti richieste del mondo produttivo e delle famiglie italiane”.

 

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