I militari del Nas hanno effettuato il sequestro di tonnellate di alimenti in Piemonte ed Emilia Romagna per gravi carenze igienico sanitarie.
I carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità dell’Arma, hanno sottoposto a sequestro ingenti quantità di alimenti durante un ‘operazione in Piemonte. L’attività dei militari, infatti, procede anche durante l’epidemia di Coronavirus, per garantire la sicurezza dei consumatori del settore alimentare. A farne le spese è una ditta piemontese, nella quale i militari del Nas di Torino hanno rinvenuto una tonnellata di formaggi custoditi in un ambiente per la stagionatura che non rispettava le norme sulla sicurezza per gravi carenze nel sistema igienico.
I carabinieri del Nas di Bologna hanno effettuato il sequestro di circa 3 tonnellate di carne, presso un negozio di generi alimentari che si occupa della vendita di Kebab, che pubblicizzava il prodotto come composto di carne di pollo e di tacchino. In seguito agli accertamenti effettuati dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia, su un campione fornito dai NAS, è stata riscontrata la sola presenza di carne di pollo. Per il titolare del negozio, deferito all’Autorità Giudiziaria, è stato configurato il reato di frode in commercio. Gli stessi militari del Nucleo Antisofisticazione di Bologna hanno poi eseguito altre analisi in altri esercizi commerciali emiliani sulla congruità della carne presente in diversi kebab congelati e hanno scoperto la medesima difformità riscontrata nel precedente caso. E’ così scattato il sequestro di 7 quintali di carne presso una ditta specializzata nel commercio di alimenti etnici.
I carabinieri del Nas di Parma, inoltre, hanno avviato una serie di controlli legati all’emergenza Coronavirus e hanno denunciato in direttore sanitario di un poliambulatorio di medicina del lavoro che effettuava test sierologici in contrasto ai provvedimenti dell’Autorità. Nell’ambulatorio, infatti, i privati cittadini potevano richiedere l’esecuzione del test rapido per la ricerca di anticorpi, ma allo studio mancavano le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Emilia Romagna, previste soltanto per specifiche attività di screening. In seguito all’indagine, i militari del Nas hanno sequestrato 80 kit e altri accessori medicali del vaolre di 3.500 euro. Sempre nella medesima regione, i carabinieri hanno ritrovato presso la ditta di un cittadino dell’Europa dell’Est 450 mascherine chirurgiche, importate in Italia senza la necessaria validazione dell’Istituto Superiore della Sanità, e gli hanno imposto il divieto di commercializzare i dispositivi non conformi.
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