La polizia postale ha sequestrato 4mila mascherine irregolari importate dalla Cina e ha denunciato 3 persone, un importatore e due distributori.
Gli agenti della Polizia postale della Sardegna, durante l’operazione “Mask” messa in atto per individuare e bloccare l’importazione di mascherine irregolari sul territorio italiano, ha denunciato 3 persone per aver importato dalla Cina mascherine Ffp2 non conformi e per averle distribuite in diverse Regioni: Sardegna, Lazio, Piemonte, Basilicata e Lombardia. L’indagine per frode nell’esercizio del commercio e per falsità materiale dei certificati riguarda il titolare di un’impresa di Brescia, che si è occupato dell’importazione dei dispositivi irregolari, e due distributori, uno di Brescia e l’altro di Salerno. Nell’ambito dell’operazione, gli agenti della polizia postale hanno sequestrato 4mila mascherine non conformi.
Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di un farmacista di Cagliari, che si era visto recapitare 1800 mascherine Ffp2 irregolari acquistate dall’agente di commercio titolare della ditta di distribuzione di Salerno e sono coordinate dal commissario Danilo Tolino, sotto la supervisione del dirigente del Compartimento Francesco Greco. Subito dopo aver ricevuto il carico, il farmacista aveva notato delle irregolarità relative al marchio Ce, che sembrava non conforme. Subito dopo la denuncia, la polizia postale ha effettuato i dovuti accertamenti e hanno scoperto che le mascherine Ffp2 provenivano dalla Cina e che i certificati e le dichiarazioni di conformità alla normativa europea erano falsi. La società di Brescia che si era occupata dell’importazione aveva dichiarato di essersi rivolta a una società della provincia di Mantova per l’emissione dei certificati, ma quando gli agenti si sono messi in contatto con la detta società hanno acclarato che l’importatore non si era mai rivolto alla stessa per certificare la conformità delle mascherine. Gli agenti hanno quindi perquisito le ditte di Brescia e Salerno e hanno disposto il sequestro di 4mila dispositivi di un lotto di circa 40mila mascherine giunte sul nostro territorio. Infatti del carico sono stati recuperati solo una parte dei Dpi: 1800 mascherine sono state sequestrate a Cagliari, 1600 presso un grossista di Sassari e 700 nel deposito di Brescia. Oltre ai dispositivi, gli agenti hanno posto sotto sequestro anche la documentazione cartacea e contabile, che ha portato alla scoperta delle due aziende cinesi che pare abbiano fornito la falsa certificazione. La ditta di Brescia al momento sta provando a rintracciare le altre mascherine distribuite sul territorio nazionale e non ancora vendute e ha chiesto ufficialmente il ritiro dal commercio e la restituzione. Sono ancora in corso le indagini per acclarare come sia arrivato in Italia il carico di mascherine e per determinare con certezza i responsabili della falsificazione dei documenti.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…