Silvia Romano, interviene la Meloni: “Vittima del governo”

Giorgia Meloni interviene sulla questione del rapimento di Silvia Romano, puntando il dito contro il governo che dato un messaggio sbagliato all’Islam.

Silvia Romano è a casa sana e salva, ma le polemiche sul suo riscatto non si sono ancora fermate. “Silvia Romano è una vittima, dei suoi rapitori e anche di un governo che ha spettacolarizzato la sua tragedia, invece di provare pietà per una giovane donna alla quale sono stati rubati due anni di vita”: così Giorgia Meloni ha aperto la sua intervista all’HuffPost spiegando il suo punto di vista sull’intera vicenda. Secondo il leader di Fratelli d’Italia sarebbe giusto mobilitarsi per riportare a casa i connazionali rapiti, ma è gravissimo dare apertamente il segnale che l’Italia paghi i riscatti per i sequestri, perché questo espone al pericolo tutti gli italiani che sono all’estero. “Silvia andava riportata a casa in silenzio, ma il bisogno di Conte e Di Maio di raccontare la loro presunta vittoria ha in realtà regalato all’Italia una tremenda sconfitta al cospetto del mondo” ha dichiarato.

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La situazione si è ulteriormente aggravata quando il leader dell’organizzazione che ha rapito Silvia ha dichiarato che userà quei soldi per la jihad. La Meloni in proposito ha detto che il governo ha il dovere di dare al mondo il segnale chiaro che non è vantaggioso rapire gli italiani. I terroristi e i rapitori di Silvia Romano devono essere stanati casa per casa. “Ho già chiesto ad Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, di attivarsi per convocare Conte e tutti coloro che devono dare risposte precise in merito. Altrimenti abbiamo un problema serio”. In effetti il problema non sembra affatto da prendere sotto gamba, anche perché nel Paese si stanno diffondendo incredibili ondate di odio nei confronti della volontaria, rea di essersi convertita all’islamismo. Addirittura molti hater sui social avrebbero preso di mira gli account con il nome “Silvia Romano” che tuttavia non apparterrebbero alla ragazza rapita. Si tratterebbe semplicemente di omonimia. La speranza è che si ponga freno alla situazione con notizie certe per tutti gli italiani residenti all’estero e per quelli, logorati dall’odio, nel Paese.