Scomparsa il 12 maggio 1995, sono trascorsi 25 anni da quando Mia Martini è morta, lasciando un grande vuoto nel mondo della musica italiana e non solo.
Nata il 20 settembre 1947, Domenica Rita Adriana Bertè, in arte Mia Martini, ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica nel 1962 quando, ancora quindicenne, ha inciso il singolo “I mie baci li puoi scordare”. Dopo circa dieci anni, nel corso degli anni ’70, la sua fama inizia ad aumentare grazie ad alcuni brani che hanno contribuito al suo successo, ovvero “Piccolo Uomo” e “Minuetto”. Due canzoni che le hanno permesso di vincere sia nel 1972 che nel 1973 il Festivalbar, oltre ad altri importanti successi come “Donna sola” e “Inno”. Nel 1974 riceve il premio come cantante dell’anno, per poi intraprendere una collaborazione triennale con Charles Aznavour grazie alla quale nel 1977 diventa protagonista di un concerto all’Opera di Parigi.
Nonostante la sua bravura indiscussa, Mia Martini ha dovuto fare i conti con l’emarginazione. In quegli anni, infatti, si era diffusa la fama che la cantante portasse sfortuna. A rivelare i motivi di questa diceria ci aveva in seguito pensato la stessa Mia Martini nel corso di un’intervista rilasciata nel 1989 a Epoca. “Tutto è cominciato nel 1970, cominciavo ad avere i miei primi successi. Un impresario mi propose un’esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita e quell’impresario ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di ‘porta jella’”.
Nel corso degli anni ’80 Mia Martini ha ammaliato il pubblico con il brano “E non finisce mica il cielo“, grazie al quale ha conquistato il Premio della Critica nato proprio per lei. Nonostante ciò la sua carriera è sempre stata ricoperta da alcune nubi, frutto di quella ormai nota e triste diceria. La cantante decise quindi di allontanarsi dal mondo della musica per trasferirsi in Umbria e poi a Bagnara Calabra.
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Mia Martini, però, non è mai riuscita a lasciare del tutto il mondo della musica e nel 1989 fa il suo ritorno sul palco dell’Ariston con un brano che era rimasto nel suo cassetto per ben venti anni, ovvero “Almeno tu nell’universo”. L’anno seguente torna a Sanremo con “La nevicata del 56” e nel 1992 con “Gli uomini non cambiano”. Nel 1993, invece, si è presentata con il brano “Stiamo come stiamo”, assieme alla sorella Loredana Berté. Il 12 maggio 1995 la triste notizia, Mia Martini muore, continuando a rimanere ancora oggi una delle voci più belle della musica italiana.
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