Camille Gottlieb
Non ha un titolo reale, ma somiglia tantissimo a nonna Grace Kelly e solo questo potrebbe bastare a far sì che Camille Gottlieb rubi il posto alla cugina Charlotte Casiraghi.
Classe 1988, Camille è la figlia più piccola di Stéphanie di Monaco: nata dalla relazione di quest’ultima con il capo della Sicurezza di Palazzo Grimaldi, Jean-Raymond Gottlieb, la ragazza non viene considerata dal “sangue blu” perché concepita “al di fuori del vincolo coniugale”.
Poco importa, però, a Camille perché, se i suoi fratelli Louis e Pauline possono godere dei diritti reali, lei sembra avere altre carte in regola per il successo: prima tra tutte la grande somiglianza con la nonna Grace Kelly.
Se fino ad adesso nella Casa Reale di Monaco erano state Charlotte Casiragni, Beatrice Borromeo e Charlene Wittstock ad attirare l’attenzione, ora l’obiettivo dei media inizia a concentrarsi sempre più frequentemente sulla Gottlieb.
Bionda, occhi azzurri, pelle di porcellana e un portamento che ricorda tanto la nonna Grace Kelly sembrano bastare a rendere Camille alla pari delle sue parenti dal sangue blu. Perché, in fondo, non è un titolo a decretare la regalità di una persona.
Apprezzatissima dalla stampa e spesso immortalata nella sua bellezza dai fotografi, la vita di Camille Gottlieb, però, sembra non essere sempre rose e fiori.
Così come tutte le sue coetanee anche lei ha un profilo Instagram che conta non pochi follower.
Sono ben 66mila gli utenti che seguono assiduamente le vicende social di Camille che, purtroppo, è molto spesso vittima degli attacchi degli hater. Tra i tanti che manifestano apprezzamento nei suoi confronti, molti altri non perdono occasione per rivolgerle insulti di ogni genere.
C’è chi la prende in giro per le sue rotondità e chi la accusa di essere una nullafacente, ma lei non si è mai lasciata sopraffare. “Me ne infischio di essere la più bella o la più brutta della mia famiglia. E soprattutto me ne infischio della vostra opinione – ha sbottato lei contro gli haters – . Ma ciò di cui sono in ogni caso cosciente, è che le persone che passano le loro giornate e le loro nottate a criticare me, mia sorella, mia madre e i nostri rispettivi padri sono ridicole”.
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