Folla attende Silvia Romano, Sala: non esiste folla di serie A e serie B. Il sindaco di Milano, dopo gli assembramenti ai Navigli, torna a tuonare
Non ha peli sulla lingua Giuseppe Sala, sindaco di Milano, sull’episodio di ieri che ha visto una folla di giornalisti e reporter attendere l’arrivo di Silvia Romano, cooperante rapita in Kenya nel novembre 2018 e rilasciata il 9 maggio scorso. A Milano la preoccupazione è forte per la Fase 2 e dopo l’assembramento ai Navigli, il sindaco si è detto basito per quello che è accaduto.
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“Siamo passati dalla fase 1 alla fase 2“, spiega Sala, “siamo passati dalla tragedia sanitaria al dover fare i conti con una crisi economica sociale che sta montando sempre più provocando tensioni sociali. I politici, ovvero la mia classe, dovrà dare prova delle proprie capacità e fornire risposte rapide evitando discussioni“.
Per Sala, in questa fase particolare, è essenziale rispettare al meglio le regole per non rischiare ricadute. Per questo sottolinea come le persone gli scrivano per dirgli che “c’è troppa gente in giro. A Milano siamo 1,4 milioni e di fatto tutti possono essere in giro purché abbiano le mascherine e rispettino le distanze. Ma ieri questa regola non è stata rispettata“.
Folla attende Silvia Romano, Sala: “Ieri regole non rispettate”
E con questa frase Sala si riferisce, per l’appunto, al non rispetto delle regole lunedì, per via dell’assembramento creatosi attorno alla giovane, con decine di giornalisti e reporter accalcati sotto casa della ragazza.
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Molti cittadini, a tal proposito, si sono detti indignati per l’accaduto. “Non esistono assembramenti di serie A o serie B“, precisa Sala, “e oggi mi sarebbe piaciuto che i media avessero parlato del mancato rispetto delle regole in tale occasione“.
