Coronavirus, Libano: si torna alla fase 1, troppi contagi

Il Libano abbandona la fase 2: i media puntano il dito su una presunta malagestione nei rientri di connazionali dall’estero.

Coronavirus, Libano: si torna alla fase 1, troppi contagi – meteoweek

Un passo indietro e il ritorno sostanziale alla quarantena. Beirut ha decretato oggi la chiusura totale del Paese da domani sera fino a lunedì sera a causa di un rialzo dei contagi dovuti soprattutto, secondo i media, a una mala gestione nei rimpatri dei libanesi dall’estero. Gli ultimi giorni sono stati determinanti per prendere questa decisione: i contagi sono saliti a 890. Il Libano era stato uno dei primi Paesi ad uscire dalla quarantena, il 4 maggio (da noi la fase due inizierà, probabilmente, il 18 maggio) e doveva affrontare un piano in 5 tappe. La decisione era stata presa soprattutto sotto la pressione delle violente manifestazioni di protesta da parte della popolazione che soffriva per via della crisi economica avanzante.

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A una settimana dall’inizio della Fase 2 il Libano torna in quarantena – meteoweek

Erano state riaperte le attività commerciali, bar e ristoranti in prima linea. Le scuole, solo medie e superiori, avrebbero dovuto riaprire dal 28 maggio, così come l’aeroporto di Beirut dall’8 giugno. Il nuovo lockdown, tuttavia, bloccherà tutto e la paura tornerà a perseguitare i libanesi. La crisi economica è un problema mondiale che perseguita tutti i Paesi che vivono la quarantena. Negli Stati Uniti uno studio fresco di stampa, redatto dal Well Being Trust e dai ricercatori dell’American Academy of Family Physicians, stima per il prossimo decennio ben 75mila vittime legate alla crisi del coronavirus, classificate come “morti per disperazione”. Comprendono sia i suicidi che i decessi per abusi di sostanze stupefacenti. Il governo libanese si è riunito oggi alla presenza del premier Hassan Diab e del presidente della Repubblica Michel Aoun, e ha decretato il nuovo blocco totale delle attività commerciali e produttive. Gli eventi programmati potrebbero subire una variazione a seconda della situazione medico-sanitaria. La speranza è che la curva dei contagi si possa presto invertire.

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