Il Mes aiuterà o affonderà l’Italia? L’esempio di Grecia, Portogallo e Cipro

Sono cinque i Paesi che hanno usufruito del Mes da quando è stato introdotto. Solo la Grecia non si è rialzata dalle difficoltà. Spagna, Portogallo, Cipro e Irlanda ne hanno tratto benefici.

mes italia bandiera ue

Si è parlato a lungo, e si sta continuando a parlare del Mes, che per il momento è uno degli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea per gli Stati membri. Si tratta di un contributo, che per il nostro Paese ammonta a 39 miliardi di euro, da investire sulla gestione della sanità pubblica. In molti si sono chiesti se il cosiddetto Fondo Salva-Stati possa essere efficace nell’economia di una nazione, o addirittura possa azzopparla, specialmente se si considera la necessità di restituire questo denaro. E per trovare supporto all’una o all’altra tesi, ci si può affidare ai cinque precedenti di Stati in cui è stato sfruttato il Mes.

Si tratta, in ordine prevalentemente cronologico, di Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro. Tutte nazioni che, tra il 2009 e il 2013, hanno ottenuto il Mes e hanno provato a sfruttarlo per contribuire al rilancio dell’economia nazionale. Il dato che emerge è abbastanza eloquente: fatta eccezione per la crisi ellenica che non si è affatto risolta con il contributo del Mes, le altre quattro realtà che ne hanno usufruito sono tutt’altro che crollate dopo l’immissione – e soprattutto la restituzione – di questa misura. Ma andiamo a vedere nel dettaglio come sono andate le cose, con l’ausilio d Il Sole 24 Ore.

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Il Mes azzoppa? Falso

Tutti i Paesi che hanno usufruito degli aiuti europei del Mes, lo hanno fatto perchè in una situazione economica a dir poco turbolenta. Paesi in piena recessione economica, e che grazie in buona parte agli aiuti dell’Unione hanno dato vita a un grande balzo sul piano del Pil. La Spagna ha fatto segnare un incoraggiante +20,8%, il Portogallo +26,1%, l’Irlanda addirittura l’+85% e Cipro il +12,9%. Il Pil italiano è cresciuto del 10% dal 2012 a oggi, mentre come abbiamo detto la Grecia è addirittura scesa del 2% nel prodotto interno lordo. Ma ci sono altri aspetti da tenere in seria considerazione.

L’Europa può aiutare l’Italia – meteoweek.com

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Come ad esempio la discesa dello spread nei singoli Paesi. Nel momento di massima recessione, ad esempio, in Grecia lo spread dei titoli di Stato è salito a quota 3.600 punti base, in Portogallo a 1.555 punti, mentre il picco in Irlanda è arrivato a 1.178 punti e in Spagna è stato di 635 punti. Ma da quel momento, complice anche la possibilità di usufruire di aiuti come il Mes (e tanti altri), è iniziata una forte discesa. Buona parte del merito è dovuto al lavoro della Banca Centrale Europea, ma anche la possibilità di gestire il bilancio nazionale con maggiore “serenità” ha fatto il suo..

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Anche il tasso di disoccupazione è sceso notevolmente nei Paesi in cui sono state applicate misure economiche comunitarie. Dal 2013, ad esempio, la percentuale di persone senza lavoro è scesa in Spagna dal 26% al 14%, in Portogallo dal 12,9% al 6,5%, in Irlanda dal 15,5% al 5% attuale. Bene anche Cipro, che ha visto la disoccupazione scendere dal 16% al 7,1% attuale. Anche l’indicatore di povertà è sceso nei Paesi che hanno tratto giovamento da Mes e altri aiuti europei, seppur con differenze meno marcate in percentuale. E persino le diseguaglianze sociali si sono calmierate dopo l’applicazione degli aiuti.

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