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Cronaca

Decreto Carceri, Mattarella firma. Bonafede: “Nessuno approfitterà del virus”

Il capo dello Stato ha approvato il Decreto ministeriale sulle scarcerazioni legate al Coronavirus. Il guardasigilli: “Una nuova norma che metterà ordine, ci vuole rispetto per le famiglie”.

Arriva un altro passaggio fondamentale nella lotta contro la clamorosa ondata di scarcerazioni dalle case circondariali italiane. Il Decreto Carceri, approvato nella notte tra sabato e domenica dal Consiglio dei Ministri, ha visto porre la firma da Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha dunque dato l’ultimo segnale prima che questo decreto diventi legge e possa essere attivo. Dunque ci sarà una netta stretta alle uscite dalle carceri italiane, oltre a un controllo più accurato su quelle già eseguite. Il tutto per la grande soddisfazione dell’osservato speciale degli ultimi giorni, ovvero Alfonso Bonafede.

Il ministro dell’interno ha affidato i suoi pensieri al blog del Movimento 5 Stelle, il suo partito di riferimento. Bonafede ha fatto capire che “nessuno può pensare di approfittare dell’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus per uscire dal carcere“. Ecco allora che il Decreto Carceri servirà, oltre che per monitorare meglio la situazione, anche per calmare un po’ le voci e le polemiche dei giorni scorsi. Resta alto il dibattito che ha fatto seguito all’indiscrezione fatta trapelare da Nino Di Matteo sulla nomina del dimissionario Basentini al Dap. Ma in questo momento, Bonafede vuole mettere da parte le discussioni e vuole solo pensare a lavorare.

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Bonafede ha detto che approfittare del virus per uscire di galera “è un insulto alle vittime, ai loro familiari e a tutti i cittadini, che in questo momento stanno anche vivendo le tante difficoltà della pandemia“. Il guardasigilli esprime grande rispetto per il lavoro della magistratura, di cui dice di rispettare l’autonomia e l’indipendenza. Ha parlato anche di un momento straordinario, in cui si stavano però utilizzando strumenti vecchi. Per questo motivo, come ha scritto il ministro dell’interno sul blog dei pentastellati, “in momenti straordinari, servono provvedimenti straordinari“.

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Il riscatto di Bonafede – meteoweek.com

Doppio decreto contro la mafia

Bonafede ha anche sintetizzato in poche parole, sempre sul blog del Movimento, come funzionerà il Decreto Carceri. “Promuoviamo una sinergia, un gioco di squadra, perché saranno chiamati in causa l’autorità sanitaria e il dipartimento amministrazione penitenziaria, affinché diano ai giudici, cui rimane ovviamente l’ultima parola, un quadro sulla disponibilità di strutture penitenziarie o di reparti di medicina protetta in cui il condannato, o chi si trova in custodia cautelare, può riprendere la detenzione, chiaramente senza alcun pregiudizio per le sue condizioni di salute“.

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Il Decreto Carceri va ad affiancare un altro decreto, che è stato approvato la scorsa settimana. Il primo, come scrive Bonafede sul blog, “rende obbligatoria la richiesta del parere della direzione nazionale e delle direzioni distrettuali antimafia e antiterrorismo, prima di assegnare la detenzione domiciliare“. Un primo decreto che “ha fermato l’emorragia”, e che affiancato dal nuovo provvedimento ribadisce la posizione del Governo contro la mafia. “La mafia mina le fondamenta della democrazia del nostro Paese e dobbiamo mettercela tutta affinché la giustizia faccia sempre il suo corso, fino all’ultimo”.

Alle parole di Bonafede se ne aggiungono altre, da esponenti sempre della maggioranza. Il deputato del Pd Walter Verini sostiene che “il decreto del Governo è un segnale importante di contrasto alle mafie”, con lo Stato che “reagisce con fermezza rispettando la Costituzione, l’autonomia della magistratura, il diritto alle cure di ogni detenuto malato grave, senza rischi però per la sicurezza dei cittadini”. In casa Movimento 5 Stelle, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra dice che “se qualcuno ha avuto dei dubbi sulla volontà del M5s e del Governo Conte di contrastare con la massima determinazione possibile le mafie, ieri sera è stato aiutato a capire da che parte sia il M5S”.

Ma la Lega attacca ancora: “Il danno è fatto: 500 mafiosi, assassini e delinquenti usciti, nonostante le nostre denunce, altrettanti in attesa. Senza contare le rivolte con morti ed evasi. E ogni giorno nuove ombre sul ministero. Nessuna soluzione nel provvedimento: bisogna revocare subito tutti i permessi, gli sconti e le uscite concesse“.

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