Parchi, prati e piste ciclabili letteralmente presi d’assedio. A Roma le norme di sicurezza sono difficili da far rispettare. Possibile la nuova chiusura.
«Mai vista tanta gente neanche il primo maggio in era pre-Covid»: questa, in poche parole, la descrizione della giornata di ieri a Villa Pamphilj, l’enorme parco che a Roma si allarga tra via Aurelia Antica e la circonvallazione Gianicolense. A raccontare come è andata gli attivisti dell’Associazione che si prende cura della villa. Che ieri è stata letteralmente presa d’assalto: bambini, runner, ciclisti, sportivi ed amanti del fitness che hanno voluto utilizzare le attrezzature ginniche per fare esercizi nonostante i nastri che ne vietavano l’uso. E poi panchine piene di persone e ragazzini scatenati, alla faccia della distanza di sicurezza. Villa Pampihilj non è stata di certo l’unico spazio verde nella capitale che ieri ha registrato il “tutto esaurito”: Villa Ada, Villa Borghese, il parco della Caffarella, il parco degli Acquedotti, il lungomare e le pinete di Ostia erano tutti pieni di gente. Polizia locale, Protezione Civile, Polizia e Carabinieri hanno provato a gestire l’enorme quantità di persone, ma era difficile.
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Oggi la sindaca Virginia Raggi prenderà una decisione: visto quello che è successo ieri, dovrà valutare se continuare a mantenere aperti tutti i parchi e i giardini della città, oppure procedere con la chiusura di quelli dove i controlli sono più difficili da gestire. Il Campidoglio procede con cautela e si appella nuovamente al buon senso e alla responsabilità dei cittadini: sarebbe anche ingiusto che per colpa di un numero tutto sommato esiguo di indisciplinati e irrispettosi togliere a tante famiglie con bambini una importante valvola di sfogo. Anche perchè, al momento, non è che ci siano tante altre possibilità: non è ancora possibile andare al mare, fare una gita fuori porta oppure raggiungere le seconde case. E allora la sindaca Raggi farà riferimento alle relazioni che i vigili urbani la protezione civile hanno realizzato rispetto a quello che è successo nel fine settimana. Sul tema la Raggi si è espressa su Facebook: «I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, ma è necessario rispettare le regole: solo così potremo superare questo difficile momento». Tra sabato e domenica sono stati circa 20mila gli accertamenti effettuati: poco più di una trentina le sanzioni. Ma multare è difficile: il decreto che definisce la Fase 2 lascia spazi troppo le maglie larghe del decreto che disciplina la Fase2. Ventimila le persone controllate dagli agenti della Questura.
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