Incidente al cantiere del nuovo viadotto di Genova: un autogru ha tranciato un cavo elettrico provocando un blackout e un boato.
Non c’è pace per i genovesi che nella notte sono stati svegliati da un boato e poi hanno assistito ad un blackout della zona intorno al Ponte di Genova. Una gru, durante una manovra di rotazione, ha urtato un cavo dell’alta tensione provocando una fiammata. Il tutto è accaduto intorno alle 21. Non ci sono feriti. Illeso l’autista dell’autogru. Nella zona è stato segnalato un forte boato che ha provocato apprensione tra gli abitanti di Certosa del Campasso. Ancora in corso gli accertamenti per stabilire quanto accaduto precisamente. Nella zona è stato necessario un blocco temporaneo del cantiere. Gli abitanti della zona sono rimasti profondamente turbati anche in considerazione del doloroso ricordo del ponte Morandi.
Leggi anche –> Giorno della Liberazione, a Genova lapidi dei martiri imbrattate con svastiche
Leggi anche –> Genova, la posa dell’ultima campata del nuovo ponte
Leggi anche –> Ponte Morandi, la benedizione del cardinale Bagnasco: “Sembra un miracolo”
Il 14 agosto 2018 la sezione del ponte che sovrasta la zona fluviale e industriale di Sampierdarena, lunga circa 250 metri, è crollata insieme al pilone occidentale di sostegno (pila 9) provocando 43 vittime fra gli automobilisti che transitavano e tra gli operai presenti nella sottostante area. Un ricordo vivo, difficile da superare. Il 1 luglio 2019, a quasi 11 mesi dal crollo del ponte, la guardia di Finanza ha reso disponibile il filmato secretato sul crollo del ponte che ha mostrato migliaia di automobilisti andare incontro alla morte. Le squadre dei Vigili del fuoco quel maledetto 14 agosto si attivarono in massa in brevissimo tempo, furono impiegati anche i team usar e cinofili, ma alla fine la conta delle vittime fu impietosa:decine di feriti, 566 sfollati. Il governo proclamò immediatamente il lutto nazionale e la Regione Liguria chiese e ottenne il riconoscimento dello stato di emergenza. Non tutti vollero partecipare ai funerali di Stato, molti diedero la colpa proprio al governo: solamente 19 delle vittime vennero poi celebrate il 19 agosto nel padiglione blu della Fiera di Genova, officiati dal cardinale Angelo Bagnasco e anche, per due delle vittime di fede musulmana, dell’imam di Genova. Furono 9mila le persone partecipanti, in un clima di cordoglio e commozione che ancora oggi non si è spento.