Coronavirus, morto farmacista: Francesco Giglioni ha lottato fino all’ultimo

Coronavirus, morto Francesco Giglioni, farmacista di 71 anni. Aveva contratto il virus a inizio marzo, oggi la morte dopo una lunga lotta.

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(Foto di Filippo Monteforte, da Getty Images)

Marina di Pisa, il coronavirus ha ucciso un farmacista molto conosciuto, il dottor Francesco Giglioni. Francesco, 72 anni, era il titolare, insieme al figlio Nicola, della storica Farmacia Benini. La farmacia ha una tradizione antichissima: sono circa 110 anni che si affaccia su via Maiorca, fondata dal nonno materno Francesco Benini, originario di Campi Bisenzio. Fu proprio il nonno ad aprire la prima sede della farmacia. Una storica tradizione di farmacisti che va avanti da oltre un secolo e che oggi si è scontrata con il coronavirus. Il farmacista, morto oggi, ha contratto il coronavirus a inizio marzo. Da quel momento Giglioni ha cercato la sopravvivenza per 40 giorni consecutivi.

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Probabilmente il virus l’ha infettato durante il lavoro dietro al bancone della farmacia, a stretto contatto con pubblico e malati. L’infezione è arrivata proprio qualche giorno prima del lockdown. All’inizio il coronavirus non aveva preoccupato né farmacista né parenti: qualche sintomo, una comune influenza, poi una febbre leggera. Quella febbre si è trasformata, però, velocemente in febbre alta, dolori, astenia e difficoltà respiratorie.

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Poi il ricovero in ospedale. La diagnosi effettuata nella struttura l’ha immediatamente portato al reparto Covid. Nonostante i 40 giorni di lotta alla sopravvivenza, il farmacista non ce l’ha fatta. La notizia ha fatto subito il giro della comunità, anche grazie alla fama di cui godeva Giglioni. Tutta la comunità manifesta il suo cordoglio e apporta il suo sostegno ai figli del farmacista, Nicola e Michele.

Toscana ed emergenza coronavirus

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(Foto di Marco Di Lauro, da Getty Images)

Intanto sono sono 24 i nuovi casi positivi al coronavirus in Toscana, per un totale di 9.745. Restano senza contagi nelle ultime 24 ore le province di Prato, Massa Carrara, Arezzo, Siena e Grosseto. Si aggiungo ai morti, 7 nuovi decessi, per un totale di 937. Continua il boom di guarigioni: 272 quelle di ieri, 3.126 in totale. Si migliora anche nel numero di tamponi, solo ieri sono stati eseguiti 4.300 i tamponi.

Stando a quanto riporta La Nazione, in termini percentuali, rispetto alla media dell’ultima settimana di marzo vi è stata una diminuzione di nuovi casi dell’85% rispetto alla media italiana del 70% (Lombardia 60%, Piemonte 50%). Resta altamente contagiosa, rispetto al resto della Toscana, la provincia di Firenze. Il perché è probabilmente da ricercare in due motivazioni: una maggiore densità abitativa e una maggiore capacità degli ospedali Covid nell’area fiorentina.

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Si abbassa anche l’età media, che sfiora di poco i 50 anni. L’abbassamento è probabilmente dovuto a una maggiore emersione dei casi asintomatici, a sua volta legata una più imponente campagna di tracciamento e test. Da quando è stata avviata la campagna, il 21 di aprile, sono stati effettuati circa 45.000 test di screening, pungidito e venosi. Dai test sono emerse circa 400 persone positive al Covid, poi sottoposte a ulteriori esami di conferma.

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