New York New York | il cortometraggio di Spike Lee dedicato alla metropoli

Il regista Spike Lee ha realizzato il cortometraggio New York New York in onore della città americana durante il coronavirus.
Le immagini delle città deserte, delle metropoli diventate delle città fantasma sono un pugno nello stomaco al quale non saremo mai abituati di ricevere. Per questo motivo, grazie alla fantasia e al sapiente utilizzo del montaggio, il regista Spike Lee ha voluto celebrare la città di New York a modo suo.
Tra le città e i Paesi più colpiti dalla pandemia del coronavirus, l’America con la Grand Mela ha un record in negativo, registrando ogni giorno, numeri esorbitanti tra contagiati e decessi.
Il cortometraggio New York New York di Spike Lee
Come fosse una dichiarazione d’amore per la sua città del cuore, il regista ha creato un cortometraggio dedicato a New York, mettendo insieme le vie più celebri completamente deserte, da scenario semi-apocalittico.
Quale canzone migliore per accompagnare le immagini se non il brano cantato da Frank Sinatra che da anche il titolo al suo lavoro registico? Vedere ‘la città che non dorme mai’ in questo stato, dove la desolazione regna incontrastata, spinge il pubblico a pensare che sia frutto solo di alcune esigenze per la realizzazione di un film. Magari fosse questa la motivazione, magari.
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Com’è composto il cortometraggio diretto da Spike Lee?
Potremmo dividere idealmente il corto in due parti. La prima dedicata alla bellezza della città, dove vengono inquadrati i luoghi che ogni giorno ospitavano migliaia di americani, in attesa di ritornare presto alla normalità.
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Mentre nella seconda parte, il cineasta ha voluto rendere omaggio ai tanti medici e infermieri che stanno combattendo contro il coronavirus all’interno degli ospedali. Attraverso orari di lavoro estremi, non smettono mai di prendersi cura dei loro pazienti e poterne salvare il maggior numero possibile.