Fase 2, Italia Viva dalla parte di parrucchieri ed estetisti

La senatrice Laura Garavini e la deputata Sara Moretto avviano una petizione per la riapertura dopo la Fase 2. “Non esistono attività professionali di serie A e di serie B”.

barbieri fase 2

Con la partenza della Fase 2 ci sarà la tanto attesa riapertura di alcune attività professionali. Tra queste, però, non sono comprese quelle relative alla cura della persona, come parrucchieri e barbieri. A loro ha voluto pensare Italia Viva, nella persona della senatrice Laura Garavini e della deputata Sara Moretto. Le due esponenti del partito guidato da Matteo Renzi hanno voluto lanciare una petizione in favore della riapertura in breve tempo di queste attività. Gli esercizi legati alla cura della persona, infatti, dovrebbero riaprire solo il 1° giugno, almeno in base alle linee guida fornite dal nuovo dpcm reso noto dal premier Conte.

“Bisogna mettersi nell’ottica di ripartire – si legge nel testo comparso sul sito di Italia Viva – . Nel rispetto delle misure di sicurezza, ma dando la possibilità agli esercizi commerciali di riaprire. Non solo alimentari. Anche parrucchieri, barbieri ed estetisti. Queste attività sono pronte per partire dal momento che nel loro quotidiano sono già abituate a misure di tutela della sicurezza sanitaria delle persone. Chiedere loro di aspettare fino a giugno vuol dire togliere un altro mese di guadagni. E costringerli molto spesso al fallimento. Non è giusto. E creerebbe un ulteriore danno al nostro tessuto economico. Con le giuste accortezze, anche loro possono riaprire”.

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Laura Garavini – meteoweek.com

La petizione prevede un primo obiettivo di 5mila firme, e dopo poche ore è già stata superata la quota delle 1.200 segnature. La Garavini e la Moretto hanno voluto ribadire che “non esistono attività professionali di serie A e di serie B”. In particolare la Garavini, che è Presidente della Commissione Difesa, ha sottolineato che “laddove si sia nelle condizioni di garantire condizioni di sicurezza è giusto dare a tutti la possibilità di ripartire”. Dunque anche barbieri e parrucchieri, che possono lavorare attraverso la prenotazione e dunque evitare assembramenti, sarebbero nelle condizioni di ripartire già in avvio della Fase 2.

Chiedere a barbieri e parrucchieri di attendere giugno per la riapertura, come dichiara la Moretto, “vuol dire invece privarli di un altro mese di guadagni e costringerli molto spesso al fallimento”. Per questo motivo e per evitare di arrecare ulteriori danni a una parte cruciale del tessuto economico italiano, è stata fatta partire questa petizione da Italia. Una raccolta firme “per permettere a parrucchieri, barbieri ed estetisti di riaprire già in maggio, senza dovere aspettare altre settimane, inutilmente”.

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