Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, ha chiesto al governo di abolire subito l’autocertificazione e ha invocato più chiarezza.
Mariastella Gelmini, deputata di Forza Italia, ha chiesto conto al governo per l’ennesima autocertificazione richiesta ai cittadini italiani anche nella Fase 2 e ha invitato ad abolirla subito. “Ormai abbiamo perso il conto! Basta riempirci di carte e scartoffie, gli italiani meritano fiducia e chiarezza, non burocrazia oppressiva e complicata“, ha scritto il capogruppo dei deputati azzurri alla Camera.
Mariastella Gelmini era già intervenuta ieri nella trasmissione di Barbara D’Urso, Live non è la D’Urso su Canale 5, criticando aspramente il governo per le misure adottate nella Fase 2, dedicata alla riapertura delle attività produttive e commerciali. “Sono subissata di messaggi di disperazione di persone che si trovano in una situazione difficilissima e non potranno riaprire i propri locali.Ci si è affidati ai codici ATECO, la quintessenza della burocrazia Italiana e sono stati divisi gli imprenditori tra figli e figliastri. Il Governo ha diviso gli imprenditori tra garantiti e coloro che garantiti non sono e rischiano di chiudere.Tutto questo è un fatto gravissimo di cui il governo si deve prendere la responsabilità“, ha raccontato la deputata di Forza Italia.
A fine aprile il capogruppo di Forza Italia alla Camera si era dichiarata contraria anche al bonus a favore dei lavoratori autonomi, sia per quanto riguarda la somma che sarà erogata sia per le modalità di accesso all’aiuto, che prevede l’accesso solo per coloro che hanno dichiarato un reddito inferiore di 35mila euro lordi nel 2019. “Con il prossimo provvedimento del governo, il bonus per i lavoratori autonomi dovrebbe salire da 600 a 800 euro. Forza Italia chiedeva almeno 1000 euro, Palazzo Chigi si fermerà qualche gradino prima. Ma ciò che desta maggior sconcerto è il fatto che questo contributo, a quanto si apprende, verrebbe erogato solo a chi nel 2019 ha dichiarato un reddito inferiore ai 35mila euro lordi. Nel 2019 come tutti sappiamo un lavoratore ha palesato al fisco i suoi introiti relativi al 2018. Quindi il governo nella primavera del 2020 vorrebbe dare o meno un bonus basandosi su quanto un contribuente ha guadagnato due anni prima. Nel frattempo lo stesso cittadino potrebbe essere diventato ricco, o magari chi era ricco caduto in povertà. Il mondo alla rovescia, come la logica pericolosa con la quale operano Conte e i suoi ministri“, queste le parole spese dal deputato Mariastella Gelmini.