Confindustria tuona con Bonomi: “Prestiti non bastano, Governo si muova”

Il presidente designato di Confindustria Bonomi critica il Governo. “Soldi a pioggia e in prestito che non risolvono l’emergenza. Non c’è stato alcun investimento nella ripresa del sistema produttivo”

Carlo Bonomi

“Confindustria e Bonomi non sono soddisfatti perchè le misure prese non avvalorano la strada della rirpesa produttiva. Abbiamo reddito di emergenza, reddito di cittadinanza, cassa ordinaria, straordinaria, in deroga, Naspi, Discoll. Potrei continuare. La risposta del governo alla crisi si esaurisce in una distribuzione di danaro a pioggia”. E’ il parere messo a chiare lettere dal presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Danaro – spiega –  che non avevamo, si badi bene, si tratta di soldi presi a prestito. Possiamo andare avanti così un mese, due, tre. Ma quando i soldi saranno finti senza nel frattempo aver fatto un solo investimento nella ripresa del sistema produttivo, allora la situazione sarà drammatica. Stabiliamo pure che le imprese non debbano licenziare. Ma non si salvano per legge le aziende dal fallimento. Se questa è la rotta del governo, l’ approdo non può essere che uno: l’ esplosione di una vera e propria emergenza sociale già a settembre-ottobre”. Bonomi stronca senza mezze misure l’azione  intrapresa dall’esecutivo M5S-PD per fronteggiare l’emergenza economica provocata dal coronavirus COVID-19.

Il premier Conte meteoweek.com

Le proposte di Confindustria per riattivare il paese

Sul decreto di aprile, che mobilita 25 miliardi, lo scetticismo palesato da Bonomi si allarga. “Sono molto perplesso: non c’è niente sull’industria. Prevale la logica del dividendo elettorale garantendo nel brevissimo periodo un po’ di soldi a ciascuna categoria sociale”. Ma allora cosa dovrebbe fare il governo per ingranare la marcia giusta? Quali provvedimenti sarebbero necessari? Bonomi presenta tre proposte. “Chiediamo che si sblocchino tutte le opere pubbliche già finanziate. Inoltre, sia gli incentivi di industria 4.0 e sia i pagamenti dei debiti che lo Stato deve alle imprese devono trasferirsi in liquidità immediata, cioè con una detrazione sulle imposte che si pagano quest’anno”.

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Leandro Lombardi

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