Secondo una ricerca fatta in Sicilia: i genitori hanno sfruttato il lockdown per riappropriarsi del ruolo di primi agenti educativi dei loro figli.
La ricerca nasce nel cuore della Sicilia e mirava a dimostrare se e come fossero cambiati i rapporti tra genitori e figli durante il coronavirus. Lo studio è stato fatto su un campione di 5 mila famiglie con figli tra 10 e 18 anni, dal pedagogista Giuseppe Raffa dell’ambulatorio antibullismi dell’Asp di Ragusa, in collaborazione con Giovanni Macca, esperto di statistica. Il pedagogista ha spiegato di essersi avvalso di mezzi di comunicazione come whatsapp per far sviluppare un questionario e i risultati sono poi automaticamente confluiti su Google moduli. L’81% dei genitori ha dichiarato che stare più tempo a casa è stato utile per riappropriarsi del ruolo di primi agenti educativi dei figli. L’80,32% del campione ha sfruttato la lunga permanenza a casa per conoscerli meglio, per avviare o riavviare le relazioni con loro. Intervistato Raffa ha detto: “La ricerca ci dice che probabilmente stiamo per assistere al prepotente ritorno alla società verticale, dove si apprende dal padre e dagli adulti più in generale”.
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Non è tutto: secondo quanto riportato dalla ricerca il 76% delle famiglie siciliane, partecipano alle faccende domestiche e fanno piccoli lavori che impegnano creatività e fantasia. Altro ‘miracolò è quello di un uso più regolare delle tecnologie. “Grazie alla didattica a distanza i preadolescenti e gli adolescenti – conclude Raffa – hanno cominciato a usare le tecnologie per attività diverse dal guardare video o giocare con i videogames.” I giovani avrebbero imparato a fare ricerche su Internet, diventando più abili e saggi. Lo sostiene il 78,26% dei genitori, secondo cui i giovani avrebbero un diverso approccio anche con i social. Risultati positivi, dunque, in pandemia con la speranza che possano protrarsi anche allo scadere del lockdown, previsto per domani 4 maggio. E’ vero, tuttavia, che i ragazzi saranno costretti ad un isolamento forzato ancora per un po’: si potrà circolare solo per casi di urgenza almeno fino allo stabilizzarsi della curva dei contagi e le scuole non riapriranno prima di settembre. Al termine dell’estate potrebbero comunque essere previsto un calendario di lezioni misto: metà in classe e metà a casa per prevedere un distanziamento sociale necessario alla salvaguardia degli studenti.
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