Rischia di diventare sempre più complessa la situazione migranti in Italia sotto emergenza coronavirus. Soprattutto se si pensa al fatto che il governo di Malta si è già tirato fuori: ha di recente annunciato un ulteriore provvedimento. I porti di Malta sono chiusi, come quelli italiani, a causa dell’emergenza coronavirus. Per garantire un totale rispetto di questa chiusura il Governo di Malta ha annunciato che i migranti salvati saranno trasferiti a spese dell’Ue su una nave che resterà a largo, a 13 miglia dall’isola. Ovvero al di fuori delle acque territoriali. Il provvedimento resterà in atto fino a una possibile collaborazione da parte dell’Ue. Così un gruppo di 57 migranti è stato trasferito dal motopesca sulla nave Europa II. Come promesso, l’imbarcazione si trova a largo di Malta.
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Ma Malta aveva assunto una linea ancora più dura in passato: i respingimenti di migranti in Libia. Tuttavia, a Malta, il caso dei respingimenti di migranti recuperati da battelli anonimi e riportati in Libia sta esplodendo. Di recente Neville Gafà ha fatto le prime ammissioni sulla strage di Pasquetta. L’uomo ha rivendicato il negoziato con le fazioni libiche per bloccare e respingere i migranti. Gafà ha infatti dichiarato di aver personalmente coordinato il respingimento che, nei giorni di Pasqua, ha portato alla morte di 12 migranti. L’ordine proveniva dal primo ministro Robert Abela, a sua volta indagato per l’omissione di soccorso. Gafà ha anche risposto alle domande di Newsbook e ha precisato: “Confermo che nella notte di Pasqua e nei giorni seguenti sono stato coinvolto in una missione in cui una nave con 51 migranti irregolari tra cui 8 donne e 3 minori è stata portata in porto a Tripoli. Sulla stessa barca c’erano cinque cadaveri”.