Migranti, è arrivata in mattinata l’allerta di Alarm Phone: 67 migranti si trovavano in pericolo su una barca, “quasi nella zona Sar italiana”. Ora sono stati tratti in salvo e si dirigono a Lampedusa.
Lanciato stamattina l’allarme di Alarm Phone: ”Una barca in pericolo con 67 persone in fuga dalla Libia ha appena chiamato Alarm Phone”. Aveva annunciato su Twitter la stessa organizzazione. E aveva aggiunto: ”Sono quasi nella zona Sar italiana ma hanno problemi al motore. Hanno attraversato il Mediterraneo da soli e ora hanno bisogno di assistenza immediata”.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, Musumeci: Sicilia “blindata” per tutto maggio, il turismo deve aspettare
Ora i migranti, tutti provenienti dalla Libia, sono stati tratti in salvo. Il salvataggio è avvenuto all’interno delle acque territoriali italiane. L’imbarcazione si trovava ormai a 12 miglia dalle coste di Lampedusa. A gestire le operazioni la Guardia Costiera italiana e la Guardia di Finanza.
LEGGI ANCHE -> Covid19, direttore ospedale Padova: specializzandi favoriscono contagio
L’imbarcazione era infatti compromessa: il motore era andato in avaria. Alcuni migranti a bordo della precaria imbarcazione di legno alla vista delle unità navali italiane si sono lanciati in acqua. Rapidissimi i soccorsi delle unità marittime: due motovedette classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa. Le unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno poi preso la direzione del porto di Lampedusa, a bordo i migranti salvati.
Migranti, Malta chiude tutto
Rischia di diventare sempre più complessa la situazione migranti in Italia sotto emergenza coronavirus. Soprattutto se si pensa al fatto che il governo di Malta si è già tirato fuori: ha di recente annunciato un ulteriore provvedimento. I porti di Malta sono chiusi, come quelli italiani, a causa dell’emergenza coronavirus. Per garantire un totale rispetto di questa chiusura il Governo di Malta ha annunciato che i migranti salvati saranno trasferiti a spese dell’Ue su una nave che resterà a largo, a 13 miglia dall’isola. Ovvero al di fuori delle acque territoriali. Il provvedimento resterà in atto fino a una possibile collaborazione da parte dell’Ue. Così un gruppo di 57 migranti è stato trasferito dal motopesca sulla nave Europa II. Come promesso, l’imbarcazione si trova a largo di Malta.
LEGGI ANCHE -> Le Sardine in campo: “Sit-in illegali lunedì, stop gruppi Telegram”
Ma Malta aveva assunto una linea ancora più dura in passato: i respingimenti di migranti in Libia. Tuttavia, a Malta, il caso dei respingimenti di migranti recuperati da battelli anonimi e riportati in Libia sta esplodendo. Di recente Neville Gafà ha fatto le prime ammissioni sulla strage di Pasquetta. L’uomo ha rivendicato il negoziato con le fazioni libiche per bloccare e respingere i migranti. Gafà ha infatti dichiarato di aver personalmente coordinato il respingimento che, nei giorni di Pasqua, ha portato alla morte di 12 migranti. L’ordine proveniva dal primo ministro Robert Abela, a sua volta indagato per l’omissione di soccorso. Gafà ha anche risposto alle domande di Newsbook e ha precisato: “Confermo che nella notte di Pasqua e nei giorni seguenti sono stato coinvolto in una missione in cui una nave con 51 migranti irregolari tra cui 8 donne e 3 minori è stata portata in porto a Tripoli. Sulla stessa barca c’erano cinque cadaveri”.