Le sardine smentiscono di aver creato gruppi su Telegram per scendere in piazza il 4 maggio: l’annuncio denuncia in cui si parla di alcuni gruppi politici.
Le sardine tornano a farsi sentire denunciando una serie di creati su Telegram per organizzare manifestazioni in tutta Italia il 4 Maggio: “Gruppi eversivi, autonomi e organizzati mediante l’uso di telegram si preparano a riempire piazze per il 4 maggio”. Il gruppo di ragazzi pubblica i link a gruppi Telegram – da ‘Lombardia reattiva’ a ‘Sicilia reattiva’ – che invitano a scendere in piazza per manifestare. Quello di Milano conta già 1721 iscritti, quello del Veneto 1401, l’Emilia Romagna 1435, la Liguria 627 e ancora 831 nel Lazio, 770 in Campania, 502 in Sicilia. “Il primo giorno di allentamento delle misure cautelative per la salvaguardia della salute pubblica, diventa, per certi individui, una scusa per dimostrare la loro forza individuale col supporto del branco. Non c’è riflessione. Solo una sciocca impulsività che lede e mette a rischio la salute di tutti coloro che le regole le rispettano”, scrivono le Sardine. Secondo il gruppo la sensazione è che proprio alcuni esponenti politici abbiano, con le loro esternazioni, abbiano fomentato parti della popolazione ad assembrarsi contro le scelte del governo. “Quando la propaganda supera il buonsenso, quando la presunzione di pochi può vanificare l’impegno dei più, lo stato deve intervenire e prevenire il rischio di ulteriori contagi” hanno concluso le sardine.
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Ma se non si tratta delle sardine, chi si cela dietro questi fantomatici gruppi telegram? Ancora non è chiaro, le autorità dovranno indagare per chi fomenta l’aggregazione in un momento in cui il distanziamento sociale è una forma di sopravvivenza necessaria nella lotta contro il coronavirus. Secondo 3 studi in Italia i contagiati da Covid-19 sarebbero 5 o 6 milioni, contando anche i contagiati sommersi, quelli cioè che non presentano alcun sintomo. La paura è che manifestazioni di questo genere potrebbero riaccendere la curva dei contagi ufficiale intasando il sistema sanitario nazionale appena uscito dalla crisi. Secondo Angelo Borrelli: “Il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile”. Ad oggi i contagiati in Italia per il Covid-19 sono 100943. Con un incremento di 1.965 nuovi casi (ieri l’aumento era stato di 1.872 positivi), e di 269 decessi (ieri 285 morti): il totale delle vittime sale a 28.236 dall’inizio della pandemia. Si registrano 2.304 guariti in più, complessivamente sono 78.249. Scende il numero dei pazienti in terapia intensiva: in totale sono 1.578. E’ momento molto delicato questo per il Paese che necessita di grande attenzione: siamo ad un bivio. Dobbiamo arrestare le crescite per permettere all’economia di ripartire, ecco perché non si può correre il rischio di fenomeni di aggregazione così importanti. Lo Stato ha il dovere di indagare quanto accaduto per non incorrere nella possibilità che situazioni come questa possano verificarsi ancora. Ne va della salute dei cittadini di tutto il Paese.
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