Matteo Salvini si è nuovamente espresso in merito ai moduli delle autocertificazioni, quelle relative agli spostamenti dei cittadini in tempo di Fase 2. Il leader della Lega vuole portare al governo la proposta di eliminazione di una simile burocrazia.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, si è nuovamente contro la troppa burocrazia disposta invece dal Governo, e lancia dunque un attacco alle tanto discusse autocertificazioni sugli spostamenti dei cittadini. “Autocertificazioni, adesso basta! Dopo 52 giorni di chiusura in cui gli Italiani si sono dimostrati rispettosi, dignitosi e generosi, lo Stato non può continuare a inseguire i cittadini con moduli e burocrazia“. Esordisce così, non a caso, un suo post di recente pubblicato su Facebook.
Post che poi prosegue: “Gli Italiani ormai hanno capito che occorrono distanze, buon senso e attenzione, non c’è bisogno di costringerli ad ‘autocertificare’ ancora il loro diritto a vivere. Lavoro, mamma e papà, amici, passeggiata col cagnolino, una corsetta, due passi col bimbo o la spesa: basta moduli, blocchi stradali o droni, fiducia agli Italiani!” “Che il governo dia ai cittadini le mascherine, non altra carta”, conclude infine Matteo Salvini, mentre raccoglie già più di 4mila condivisioni da parte dei suoi seguaci.
Una posizione ben nota, la sua. Già nella giornata di ieri, del resto, Salvini aveva già attaccato alcune delle disposizioni che verranno intraprese con la Fase 2, in avvio ormai da lunedì 4 maggio. E proprio durante il suo intervento su Reteveneta, che è stato poi trasmesso in diretta anche su Facebook, il leader del Carroccio si è scontrato contro la stessa burocrazia delle autocertificazioni.
“Ci sono imprese alla fame e questi partoriscono il sesto modulo per l’autocertificazione. In 50 giorni sono stati ritirati 11 milioni di autocertificazioni. Abbiamo disboscato l’Amazzonia, basta con la burocrazia. Hanno fatto bene Zaia e Fedriga, con buon senso, a dare respiro ai loro cittadini”, ha spiegato infatti Salvini.
Mentre ben due giorni fa, nel corso di una intervista rilasciata a Telelombardia, il leader della Lega aveva persino promesso che il partito avanzerà una proposta al governo atta ad eliminare il tanto odiato documento. “Eliminare la burocrazia e liberare le forze dell’ordine da questo impegno perché possano tornare al loro lavoro ordinario”, aveva infatti replicato, mentre rispondeva ai giornalisti della rete.
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