Ai tempi del Coronavirus si è costretti talora ad annullare matrimoni, viaggi ed eventi di vario genere. Ma se non è particolarmente difficile annullarli, lo è riuscire ad ottenere rimborsi. Vediamo com’è possibile ottenerli…
E’ davvero triste per due innamorati che hanno progettato nei minimi particolari il loro matrimonio da tempo, decidere di volerlo annullare, perché in questo periodo che stiamo vivendo anche nel nostro Paese, è troppo pericoloso e doloroso poterlo attuare e festeggiare come si deve.
Ma annullando la cerimonia, sia essa civile o religiosa, necessariamente si vedono annullare il pranzo o la cena di nozze e la luna di miele, oltre che il vestito della sposa. E anche se si decide si sposarsi ugualmente, ovviamente con le dovute precauzioni del caso, bisogna comunque rinunciare alla festa e al viaggio.
Si intuisce quindi che, in base a questa rinuncia, si è costretti a chiedere dei rimborsi, assolutamente sostanziosi, che tuttavia è davvero difficile riuscire ad ottenere, per lo meno in tempo piuttosto brevi, o in forma totale. Non per nulla, secondo un sondaggio effettuato da Facile.it, pare che 1 sposo su 3 non sia stato affatto rimborsato!
Tuttavia a dover rinunciare a viaggi, feste e pranzi o cene da mille e una notte, non sono solo fidanzati e novelli sposi, ma anche la maggior parte delle famiglie italiane, un po’ per mancanza di soldi, e un po’ per via della pandemia. Famiglie che talora hanno dovuto anche rinunciare a comunioni, cresime e feste di compleanno con relativi pranzi e cene in ristoranti o luoghi all’aperto. Tutti quanti eventi che necessitano di prenotazioni e di caparre. Stesso discorso nel caso si siano già prenotati biglietti di vario genere, prime teatrali o concerti.
Certo, è possibile chiedere un rimborso, rivolgendosi direttamente a chi abbiamo versato in anticipo i soldi, ma non è detto che vengano stavolta restituiti, per lo meno nella loro interezza.
Molte realtà, sopratutto per quanto concerne i tour operator, le agenzie di viaggi, di concerti e di eventi dal vivo, oltre che di spettacoli teatrali, hanno disposto voucher tramite i quali è possibile per il futuro, acquistare altri servizi da loro proposti, senza spendere ulteriori soldi. Voucher che, tuttavia, non sono arrivati a tutti i richiedenti. Ma di soldi veri e propri rimborsati non se ne parla!
La crisi ha infatti profondamente colpito tutti i settori, eccetto quello alimentare e farmaceutico. Pertanto, anche organizzatori di eventi e le agenzie di viaggi, svago e divertimento, oltre che tutto l’ampio settore dedicato al wedding e alla ristorazione, faticano e non poco a risarcire ora coloro che in precedenza hanno voluto investire parte del loro denaro per usufruire del loro lavoro e dei loro servigi.
Tuttavia il Codacons, ovvero il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, tramite la voce del suo presidente Carlo Rienzi, ha fatto sapere che si stanno attivamente muovendo per risolvere il problema, chiedendo al Governo di stanziare cifre più elevate per risolvere questa situazione che sta diventando davvero insostenibile. Il Codacons rime tuttora oggi l’ unico sostegno reale per i consumatori al quale si devono rivolgere più che mai in questo periodo per chiedere aiuto e assistenza.
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