Il governatore della regione Piemonte Alberto Cirio ha annunciato un bonus Piemonte per la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Contributo a fondo perduto per aiutare bar, ristoranti e parrucchieri.
Il governatore della regione Piemonte Alberto Cirio ha annunciato: in arrivo un bonus Piemonte per aiutare bar, ristoranti e parrucchieri durante la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nello specifico, la misura prevede un contributo a fondo perduto. L’obiettivo della misura è quello di aiutare le aziende a rialzarsi dopo il lungo lockdown. Un lockdown che per il mondo della ristorazione non è ancora terminato. Il bonus distribuito dalla regione Piemonte coinvolgerà tantissime attività tra ristoranti, gelaterie, catering, bar, estetiste e parrucchieri, sale da ballo e discoteche. Basti pensare che solo i bar sono 10.032.
In tutto si parla di 37mila esercizi. Queste attività riceveranno quindi a fondo perduto 2.500 euro. In arrivo anche aiuti per la “ristorazione senza somministrazione”: gastronomie, piadinerie e pizza al taglio. In quel caso il bonus sarà di 2.000 euro (così come per le Spa). I bonus verranno accreditati direttamente sul conto corrente delle aziende. Il costo dell’intervento sarà ingente per la regione Piemonte: in tutto 88 milioni di euro, che saranno anticipati i da Finpiemonte.
Cirio commenta il provvedimento affermando: “Non chiediamo garanzie, ci basta la voglia di lavorare dei piemontesi. Sarà una misura semplice“. Il presidente intende annunciare il provvedimento a ogni imprenditore del settore tramite pec. E Cirio specifica che il bonus: “Dovrà aiutare le aziende del commercio a ripartire, a sostenere le spese che saranno obbligatorie per chi deve attrezzare i locali alle nuove regole di distanziamento sociale e di sicurezza”. Basterà rispondere alla mail della regione con un’altra pec, indicando l’Iban per il versamento del bonus. Inoltre Cirio ha anche annunciato: lunedì nel disegno di legge Riparti Piemonte verrà semplificata tutta la parte normativa per i dehors.
E poi la prevenzione. Da lunedì in Piemonte la mascherina sarà obbligatoria in tutti i luoghi al chiuso con accesso al pubblico. Sui mezzi pubblici saranno addirittura disponibili mascherine gratuite per chi sale. Ma obbligatorie anche in uffici, negozi e supermercati. Mascherina anche per visita familiari e congiunti, oltre all’obbligo di mantenere le misure di distanziamento sociale. La Regione si sta attrezzando anche per evitare, a questo punto, la carenza di mascherine. Per questo ha previsto di acquistare 5 milioni di mascherine “sociali”, lavabili e riutilizzabili. “Prima di rendere obbligatorie le mascherine è necessario che tutti piemontesi ne abbiano una” aveva detto Cirio annunciando la fornitura. L’inizio delle consegne è però previsto per il 7 maggio. Data limite: 23 maggio. Saranno i comuni a distribuire ai cittadini le mascherine, attraverso l’azione di associazioni, volontari o via posta.
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