Diletta Leotta rivive lo stesso incubo del 2016 e le sue foto finiscono nuovamente online? Ecco cosa sta succedendo.
Diletta Leotta torna a vivere un vecchio incubo molto conosciuto, il cui autore questa volta arriva dalla sua amata Sicilia. La conduttrice e influencer, insieme a tanti altri vip, è vittima dello scandalo riguardante la diffusione di foto intime intercettate alla polizia postale in un canale Telegram, durante una loro indagine.
Come abbiamo avuto modo di spiegare, per Diletta Leotta si tratta di un incubo che si ripete dato i fatti risalenti al 2016 quando il suo telefono è stato hackerato e tutte le sue foto, dalle più banali alle più intime e private, sono finite online facendo vivere alla giornalista un vero incubo.
La storia, in parte, adesso si ripete e Diletta Leotta viene travolta da un nuovo scandalo di dimensioni importanti, anche se questa volta non è la sola a finire vittima di uno scandalo come questo.
Diletta Leotta foto vendute su Telegram
Per la conduttrice siciliana, dunque, si tratta della storia che si ripete anche se questa volta il caso di cronaca coinvolge anche altri vip e personaggi noti del mondo dello spettacolo.
L’inchiesta condotta dalla polizia postale prende il nome di Drop The Revenge, un’indagine partita da alcune querele presentate alla Questura di Milano e che sono finite dritte in Sicilia.
Coinvolto nell’inchiesta anche Fedez che ha raccolto i messaggi che sono arrivati al suo profilo sia da parte dei fan che dei propri follower.
Foto vendute a 2 o 3 euro
La piccola rete criminale avviata da tre persone in totale, tra cui un ventinovenne del bergamasco e un trentacinquenne della città di Nuoro, prevedeva che uno di loro, prevedeva che un ragazzo palermitano di 17 anni mettesse il materiale fotografico in vendita su Telegram.
In particolar modo, il valore economico di ogni scatto si aggirava tra i 2 e i 3 euro, un’attività che in pochissimo tempo aveva permesso loro di guadagnare circa 5mila euro.
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I canali Telegram sono stati chiusi e subito sequestrati dagli inquirenti mentre il loro amministratore, il trentacinquenne di Nuoro, è stato colto sul fatto mentre dal suo iPad aggiornava il tutto in modo tale da essere pronto per il nuovo materiale da mettere in vendita.
