In un clima di tensione e difficoltà, provocato dall’emergenza coronavirus, il Vaticano si rivolge in un augurio ai musulmani, unendosi in preghiera per il mese del Ramadan e lanciando un messaggio molto forte sulla protezione dei luoghi di culto.
Dato l’inizio del mese del Ramadan, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha lasciato ai fedeli di religione musulmana provenienti da tutto il mondo un messaggio augurale molto sentito, soprattutto per via del clima che si respira a causa dell’epidemia di coronavirus.
“Il Ramadan e ‘Id al-Fitr'”, spiega il card. Miguel µngel Ayuso Guixot, il Presidente del Pontificio Consiglio, “sono occasioni speciali per far crescere la fraternità tra cristiani e musulmani. È questo lo spirito con cui il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso porge a tutti voi i suoi migliori auguri oranti e cordiali congratulazioni”.
Auguri, però, che sono stati rivolti ai fedeli cosicché possano anche dimostrare “solidarietà con l’umanità così duramente colpita”, e rivolgere “le loro preghiere a Dio Onnipotente e Misericordioso, affinché estenda la Sua protezione su ogni essere umano, perché possano essere superati questi momenti tanto difficili“.
Sempre contestualmente alla stessa nota ufficiale, il Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso si è rivolto ai musulmani anche per diffondere il messaggio sull’importanza della salvaguardia dei luoghi di culto. Un testo, questo, scritto prima dell’emergenza Covid-19, ma che riporta comunque tematiche attualissime. La protezione dei luoghi di culto, spesso oggetto e vittima di attacchi e abusi, soprattutto per finalità terroristiche e politiche.
“Nel contesto dei recenti attacchi contro chiese, moschee e sinagoghe, perpetrati da persone malvagie che sembrano percepire i luoghi di culto come bersaglio preferito della loro cieca e insensata violenza, è degno di nota quanto è riportato nel Documento sulla ‘Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune’, firmato da Papa Francesco e dal Gran Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, ad Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019″, sottolinea non a caso il Vaticano.
E ricorda anche che “la protezione dei luoghi di culto – templi, chiese e moschee – è un dovere garantito dalle religioni, dai valori umani, dalle leggi e dalle convenzioni internazionali. Ogni tentativo di attaccare i luoghi di culto o di minacciarli attraverso attentati o esplosioni o demolizioni è una deviazione dagli insegnamenti delle religioni, nonché una chiara violazione del diritto internazionale“.
A conclusione della nota, infine, viene ribadita ancora una volta anche l’importanza della cooperazione tra le due comunità religiose, rafforzata da un auguro per cui “la stima vicendevole, il rispetto reciproco e la cooperazione possano rafforzare i nostri legami di sincera amicizia, e consentire alle nostre comunità di salvaguardare i luoghi di culto per assicurare alle future generazioni la libertà fondamentale di professare le proprie credenze” – qualsiasi esse siano.
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