È ormai praticamente sicuro che la Disney sia attualmente lavoro su un nuovo film di Hercules. Si tratterà, nello stile degli ultimi remake, da Il Re Leone a La Bella e La Bestia, di un adattamento con riprese dal vivo del film d’animazione diretto nel 1997 da Ron Clements e John Musker.
È in lavorazione il remake dell’amatissimo Hercules, classico d’animazione Disney del 1997. Tra i nomi dei potenziali registi in trattativa per il progetto c’è quello Jon Favreau, che si era già occupato de Il Re Leone e della serie tv The Mandalorian, diventando un vero e proprio punto di riferimento del mondo Disney, ma anche quello di Gore Verbinski, il cui ultimo film è stato La cura dal benessere, horror gotico vecchio stampo passato ingiustamente in sordina. Infine il terzo nome è quello dei fratelli Russo, già registi dei film sugli Avengers e grandi appassionati del capolavoro animato originale. Nell’attesa di avere ulteriori dettagli, riscopriamo lo psichedelico Hercules del 1997.
Hercules | animazione psichedelica
Il periodo della Disney che va dalla fine degli anni ‘90 all’inizio del 2000 è stato uno dei più prolifici ed interessanti, ma anche uno di quelli meno considerati e studiati. La Pixar non aveva ancora completamente monopolizzato la scena (e gli incassi), così la casa di Topolino tentò degli esperimenti di rara audacia e creatività per ritornare in auge e divenire nuovamente centrale nel panorama dell’animazione contemporanea. Parliamo di film completamente folli e stralunati, disinteressati ai canoni classici del cartone animato ed emancipati dalla necessità di una narrazione lineare. Film che probabilmente non avremmo mai visto se le condizioni del mercato non richiedessero uno sforzo di questo tipo. Assieme a Le follie dell’imperatore e Lilo & Stitch (che sono gli esempi sicuramente più emblematici di quel periodo) anche il paradossale Hercules meriterebbe una menzione d’onore.
Leggi anche -> La Spada nella Roccia | perché rivedere il capolavoro del 1963 su Disney+
L’impostazione grafica
Il film è immediatamente riconoscibile grazie ad un taglio visivo originale ed inusuale rispetto a quello dei precedenti film Disney. L’impostazione visiva così peculiare la si deve al caricaturista britannico Gerald Scarfe, che disegnò i tratti salienti dei personaggi (lo stesso che ideò le animazioni che vennero proiettate sull’enorme muro che veniva innalzato durante i concerti del famosissimo The Wall Tour dei Pink Floyd). I suoi disegni si caratterizzano per gli accurati particolari anatomici, in grado di rendere ancora più grottesche le sue caricature (a questo scopo Scarfe utilizzava dei libri di anatomia umana per disegnare).
Il personaggio di Ade
Uno dei personaggi più amati dell’intera produzione Disney è sicuramente quello di Ade. Ma se inizialmente il cattivo del film doveva essere lento e minaccioso (più simile alla sua versione mitologica originale, dove è descritto come freddo e distaccato), quando James Woods si presentò per la parte scelse di utilizzare una parlantina veloce e nevrotica, che attirò l’attenzione degli autori. Il personaggio venne quindi trasformato in un affarista senza scrupoli, benché comico e chiacchierone. Prima della scelta di Woods furono inoltre provinati Jack Nicholson (su suggerimento di Danny De Vito, ma che fu scartato a causa del compenso esorbitante richiesto dall’attore), John Lithgow (che lavorò per nove mesi con gli animatori per poi essere anche lui scartato), Ron Silver, James Coburn, Kevin Spacey, Phil Hartman, Rod Steiger, Michael Ironside, Terrence Mann e Martin Landau.