Hashish e marijuana, circa una tonnellata in totale: un carico importante sequestrato in Puglia dopo che era arrivato dall’Albania.
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Avrebbe fruttato nel mercato della droga dieci milioni di euro e invece sul mercato non arriverà mai perché il carico in arrivo dall’Albania è stato fermato dalle autorità a Monopoli. La droga era in 54 involucri, ripartiti ognuno in confezioni da due, cinque o dieci chili, contrassegnate da sigle di diverso colore secondo le zone di produzione, il tipo di sostanza e i destinatari in Italia. La droga si trovava su due motoscafi intercettato dalla guardia di finanza che ha provveduto ad arrestare i due scafisti italiani. L’operazione del centro Dia di Bari in collaborazione con il reparto aeronavale della guardia di finanza è andata a buon fine: oltre 900 kg di droga (di cui 646 Kg di marijuana e 250 Kg di hashish) sono stati sequestrati.
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Gravissime le accuse pendenti sugli scafisti italiani che ora dovranno rispondere alla legge di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì. La vendita dello stupefacente avrebbe reso all’organizzazione criminale circa 10 milioni di euro. Nelle prossime ore sarà fissata l’udienza di convalida. Il tribunale non si ferma, nemmeno durante l’emergenza sanitaria. Il dato che stupisce è che mentre in altre occasioni i corrieri erano quasi sempre di nazionalità albanese, stavolta si tratta di nazionali. Le indagini condotte dai detective del Centro Dia proseguono per cercare di capire come è stata concepita l’operazione e chi sono gli attori coinvolti nel fatto.