Impiegare i percettori del reddito di cittadinanza e di ammortizzatori sociali per sostenere l’agricoltura. L’idea arriva dal ministro Nunzia Catalfo e la Lega plaude. Salvini: “Meglio tardi che mai, da tempo proponiamo questa strada”
Come ovviare alla carenza di manodopera nel settore agricolo? Pensando, ad esempio, di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza e di ammortizzatori sociali per evitare di mettere definitivamente in ginocchio un settore cruciale per l’economia del Paese. E’ l’ipotesi avanzata dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera online. Se ne sta parlando in questi giorni, immaginando che – spiega Cataldo – “se l’offerta fosse stabile o comunque relativa a un tempo congruo si potrebbe rinunciare temporaneamente al reddito per poi rientrare una volta finito il lavoro. Se, invece, l’offerta fosse solo di pochi giorni, proponiamo di accettarla senza perdere il sostegno”.
Ci sono stati incontri anche “con le parti sociali”, ha sottolineato Catalfo, evidenziando anche la richiesta da parte delle aziende agricole di “aiutarle a fare l’incrocio della domanda e offerta di lavoro, anche attraverso un app”.
A questo proposito ha spiegato. “E’ in atto un app della regione Lazio che funziona bene, stiamo pensando insieme all’Anpal di poterla riutilizzare per l’intero sistema agricolo e sul territorio nazionale. Cerchiamo in tempi brevi di andare incontro alle esigenze”.
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Questa crisi ha messo in evidenza “quanto sia frammentato e non abbastanza il sistema degli ammortizzatori sociali: è una delle riforme che va fatta immediatamente dopo l’emergenza”. Lo afferma il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. “Bisogna pensare a non avere più ammortizzatori passivi ma misure attive come quelle collegate alla formazione, cioè non portando il lavoratore a casa ma mantenendolo sul posto di lavoro”.
Il divieto di licenziamento, previsto dal decreto Cura Italia fino a metà maggio, verrà prorogato. È mia intenzione prorogare questa misura, abbiamo un ventaglio di tutele per le imprese e per i lavoratori che consente di mantenere il lavoratore all’interno dell’impresa. Ciò accanto agli strumenti che danno liquidità. Dobbiamo cercare di evitare l’aumento della disoccupazione o la chiusura delle attività imprenditoriali”, ha aggiunto.
Un’idea che trova il consenso di Matteo Salvini. “Meglio tardi che mai – ha dichiarato il leader della Lega a 7Gold -. Proponiamo da sempre di dare dei voucher per il lavoro nell’agricoltura. Entro il primo maggio, venerdì, arriverà una proposta unitaria di tutti i governatori della Lega e del centrodestra e di tutti i sindaci della Lega, un piano di ricostruzione nazionale. Da giorni sto ascoltando, imprenditori, artigiani, parrucchieri, mamme e papà che anche tornando a lavorare sarebbero in difficoltà con scuole chiuse, oratori chiusi, campi scout chiusi”.
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