Coronavirus, Alghero: 120 ristoratori consegnano chiavi attività. Dopo le prime proteste, prosegue l’iniziativa in varie città italiane
Dopo le prime proteste degli esercenti italiani in tutta Italia, hanno aderito anche 120 ristoratori di Alghero (Sardegna). Il portavoce di Ho.Re.Ca. Mario Daga, ha spiegato le richieste degli esercenti:”Chiediamo garanzie, protocolli che ci mettano nelle condizioni di lavorare e l’accoglimento del documento elaborato dal movimento nazionale per assicurare la sopravvivenza delle nostre attività”. Oggi, 29 aprile, i negozianti hanno consegnato simbolicamente al sindaco Mario Conoci le chiavi dei loro negozi.
Anche ieri sera, con un flash mob di protesta hanno acceso le insegne dei loro esercizi per attirare l’attenzione e far comprendere la grave difficoltà economica in cui stanno versando.
I ristoratori chiedono ascolto, e mostrano tutta la loro preoccupazione per il futuro chiedendo al sindaco di essere portavoce delle loro esigenze al Governo. Il timore è il rischio di un disastro economico occupazionale e sociale che non ha precedenti.
Per il sindaco, c’è bisogno di “interventi straordinari, liquidità a fondo perduto e regole sanitarie certe. Il turismo e i trasporti sono vitali per l’isola e bisogna far sì che la ripresa sia più rapida e sicura
possibile“.
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