Boris Johnson diventa papà | Nato in piena pandemia il figlio del Primo Ministro inglese

Il Primo Ministro inglese Boris Johnson diventa papà: l’annuncio della lieta notizia in una nota stampa.

Il Primo Ministro inglese, Boris Johnson diventa papà – meteoweek

In piena pandemia da Coronavirus che ha visti coinvolti in prima persona il Primo Ministro inglese, ricoverato anche in terapia intensiva, e la sua compagna, arriva la dolce notizia: Boris Johnson diventa papà. “La mamma e il bambino stanno molto bene” si legge nella nota stampa.

In piena emergenza Coronavirus, Boris Johnson diventa papà

Boris Johnson e la compagna Carrie Symonds – meteoweek

È appena giunta a sorpresa la dolce notizia: Boris Johnson diventa papà in un momento storico molto particolare, ovvero in piena emergenza sanitaria da Coronavirus.

L’annuncio è stato dato in una nota stampa dal portavoce del Primo Ministro britannico. Il figlio di Boris Johnson è nato alle prime ore dell’alba di oggi, mercoledì 29 aprile 2020 in un ospedale di Londra.

Il bel maschietto sta benissimo insieme alla sua mamma, la compagna del Ministro, Carrie Symonds, 32 anni d’età e presto terza futura moglie di Boris Johnson.

Si fa sapere che la nascita è stata una sorpresa per tutti visto che, secondo i calcoli, il bambino è nato al settimo mese di gravidanza.

Una lieta notizia in casa del Primo Ministro dopo che, sia lui che la sua compagna, sono stati contagiati dal Coronavirus: una nascita in piena pandemia che porta la speranza della vita.

Il Primo Ministro e Ms Symonds hanno il piacere di ringraziare il fantastico servizio di ostetricia dell’Nhs il sistema sanitario nazionale pubblico britannico“, si legge nella nota stampa per l’annuncio del sesto figlio del Premier.

Boris Johnson: dall’immunità di gregge alla terapia intensiva

Primo Ministro inglese, Boris Johnson – meteoweek

Appena scoppiata l’emergenza sanitaria da Covid-19, il Primo Ministro inglese Boris Johnson era balzato agli onori della cronaca per la sua idea bizzarra, non fondata su nessuno studio scientifico, di affrontare il Coronavirus senza nessun lockdown ma favorendo l’immunità di gregge.

Ha così minimizzato la pandemia: il suo Governo ha dichiarato infatti di credere nell'”immunità di gregge” come strumento per “battere” il virus decidendo, praticamente, di non fare niente e di lasciare che il 60% della popolazione si infettasse per sconfiggere il virus.

Ha poi fatto dietro front quando lui stesso è stato contagiato e ricoverato in terapia intensiva per problemi respiratori: Boris Johnson ha ammesso di aver sottovalutato il problema e quindi di essere arrivato impreparato al problema.

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Anche la sua compagna, incinta, è stata contagiata dal Covid-19 e, solo dopo aver provato sulla propria pelle l’esperienza della malattia, Boris Johnson ha affermato: “Il Coronavirus è un aggressore inatteso e invisibile nel suo assalto fisico, come posso dirvi per esperienza personale”.

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