Passeggiate, messe, seconde case, bagno al mare: che cosa si può fare, regione per regione. Nonostante i divieti, vi sono alcune Regioni che anticipano delle riaperture
La Fase 2 prenderà il via dal 4 maggio e alcune Regioni hanno deciso di anticipato alcune riaperture rispetto alle date annunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tutto questo sta suscitando un po’ di confusione su ciò che sarà possibile fare e cosa no nelle varie regioni italiane. Tale confusione può suscitare dubbi e malcontento. Sarà per questo che il premier si è recato in Lombardia dal presidente Fontana con cui i rapporti sono un po’ altalenanti?
Quel che è certo è che le Regioni del Nord si stanno staccando dalle decisioni del Governo. Tra queste il Veneto guidato da Luca Zaia, che ha scelto di ripartire immediatamente con l’asporto di cibi e bevande senza attendere il 4 maggio. Lo stesso è avvenuto in Abruzzo, Marche, Toscana e Liguria. Zaia ha inoltre annunciato di star valutando un modo per far riaprire i ristoranti e con un’ordinanza ha permesso lo spostamento all’interno della Regione per andare nelle seconde case o le barche attraccate fuori dal proprio Comune di residenza per motivi di manutenzione.
In Piemonte, invece, nessun asporto anche dopo il 4 maggio e nessuno spostamento all’interno della Regione. Questo perché a detta del governatore Alberto Cirio, “medici e scienziati ci dicono che è necessario mantenere una linea di rigore, linea che confermiamo e che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire e di un nuovo equilibrio“.
Nel frattempo, in Lombardia il governatore Fontana ha consentito la riapertura dei mercati scoperti dal 29 aprile. Sta inoltre pensando di autorizzare la celebrazione delle Messe. Su questo tema c’è uno scontro tra Governo ed episcopato, tant’è che si sta lavorando per riaprire secondo misure di sicurezze atte ad assicurare la salute dei fedeli. Tra le ipotesi ci sarebbe quella di riaprire le Messe nei giorni feriali perché frequentate meno dai fedeli, e regole più severe. Si penserebbe quindi a una riapertura il 10 maggio con le Messe domenicali. Ad oggi tuttavia non si possono celebrare Messe in nessun luogo del nostro Paese. Dal 4 maggio, però, il Governo consentirà i funerali con un massimo di 15 partecipanti.
Nel frattempo, in Trentino dal 27 aprile genitori con figli minorenni e anziani e disabili con accompagnatori al seguito potranno fare passeggiate nei pressi della propria abitazione. È inoltre possibile fare shopping nei negozi lungo il percorso che porta da casa a lavoro anche fuori dal proprio Comune. Vige tuttavia l’obbligo di indossare mascherine.
Per gli abitanti di Trieste sarà possibile uscire per eseguire interventi di manutenzione alle proprie barche attraccate alle Rive. In Emilia Romagna, invece resta il divieto di fare bagni al mare, né tantomeno fare passeggiate. Stessa cosa varrà per la Sardegna, dove sarà tuttavia possibile andare in spiaggia dal 4 maggio.
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