Hellraiser, film cult del 1987 diretto da Clive Barker, tratto dal romanzo dell’orrore Schiavi dell’inferno dello stesso Barker, che ha scritto anche la sceneggiatura, avrà una sua serie televisiva, come recentemente annunciato da HBO. Ecco cinque curiosità sul celebre horror.
Quello è del 1987 è stato il primo film di una lunghissima saga. Ad Hellraiser del 1987, diretto da Clive Barker, sono seguiti ben nove sequel. Adesso da quel celebre horror sarà tratta una serie tv targata HBO. Ecco cinque curiosità sul film che ha creato una delle icone del cinema dell’orrore più famose di sempre: Pinhead.
Hellraiser a basso budget
Il film fu girato in una casa realmente abitata e con un budget piuttosto limitato, che costrinse il regista ad essere il più creativo e flessibile possibile. In casa c’era spesso lo spazio per una sola cinepresa, il che spiega perché molte delle inquadrature sono realizzate da una sola angolazione. In particolare, i movimenti verticali della macchina da presa erano gli unici possibili per gli operatori, che erano per questo costretti a ripetuti zoom. Soltanto una stanza nella casa, l’attico, è stata ricostruita su un set, ma il suo utilizzo fu limitato alle scene con effetti speciali.
La rinascita di Frank
La New Line, che produceva il film, dovette aumentare i finanziamenti per rigirare la scena della rinascita di Frank. La prima scena girata prevedeva infatti che un cadavere essiccato emergesse dalla parete, ma Barker e il direttore degli effetti speciali Bob Keen, trovarono il risultato piuttosto insoddisfacente. Tuttavia anche la nuova scena girata, molto più complessa e curata, fu ritenuta di scarsa qualità da molti spettatori del film.
Alcol sul set
Proprio a chi si è lamentato di alcune sequenze e del risultato di certi effetti speciali, Clive Barker ha spiegato che, considerando il budget molto ridotto, i mezzi a disposizione, ma soprattutto tenendo conto della quantità di alcol consumata durante le riprese, il risultato è stato più che soddisfacente.
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La colonna sonora
Originariamente venne autorizzata una colonna sonora per Hellraiser dalla band celebre band sperimentale Coil, fondata da John Balance e Peter Christopherson. La musica che loro avevano fornito venne rifiutata e così Christopher Young si occupò di una composizione orchestrale più tradizionale per il film. Lo score dei Coil, descritto positivamente da Barker stesso come qualcosa “da far torcere le budella”, venne pubblicato in un album intitolato The Unreleased Themes for Hellraiser e come parte della compilation Unnatural History II.
Il finale cambiato
Nel finale del film, i Cenobiti cercano di uccidere Kirsty anche se Pinhead aveva accettato di risparmiarla in cambio del ritrovamento di Frank. Nel racconto originale, infatti, i Cenobiti sono di parola e anzi invitano Kirsty ad allontanarsi. Il finale diverso fu, con tutta probabilità, richiesto dalla produzione, quindi Barker decise di incattivire i Cenobiti e di optare per il finale che si vede nella versione definitiva. Inoltre il suppliziante Butterball, che sembra morire a causa dal parziale crollo della casa degli orrori, appare nuovamente in scena nel sequel, che probabilmente non era nelle intenzioni originarie di Barker.