Enrico Costa e Francesco Paolo Sisto di FI, intervengono sul tema delle scarcerazioni e sottolineano che i PM non devono avere il potere decisionale in merito
Enrico Costa e Francesco Paolo Sisto di FI, attaccano la posizione dei PM prossimi a decidere sulle scarcerazioni. È un momento delicato per le istituzioni, ogni giorno bisogna tenere sotto controllo tanti fronti, ma non bisogna assecondare scelte che in futuro potrebbero essere dannose.
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I due esponenti di Forza Italia hanno commentato duramente la nomina dell’ex pm antimafia Tartaglia per la vice direzione delle carceri, a seguito delle polemiche per le scarcerazioni di diversi boss a causa delle loro condizioni di salute. Precisamente affermano: “Ecco il Bonafede vero, quello che sogna le Procure che scorrazzano, ‘libere e belle’, nelle praterie del processo, senza la fastidiosa presenza di avvocati che difendono e giudici che decidono, magari contro il loro volere. È costituzionalmente impensabile che il Governo possa solo immaginare di attribuire pareri rafforzati o poteri di veto all’organo requirente in ordine alle decisioni della magistratura di sorveglianza”.
Secondo Costa e Sisto, il Ministro vorrebbe commissionare i giudici di Sorveglianza, stabilendo una nuova forma di ‘concerto’ delle Procure sulle scelte giurisdizionali. Questo sarebbe il primo passo, significativo, perché a breve possa essere attribuito alle procure il potere di pronunciare sentenze, quelle vere. Insistono con l’affermare che il livello di guardia deve essere alto e non bisogna sfruttare questa situazione di emergenza, come è stato fatto nel caso del processo da remoto, per attaccare quelli che sono i capisaldi dello stato liberale e democratico.