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Cronaca

Genova, la posa dell’ultima campata del nuovo ponte

 

Oggi a Genova ci sarà la posa dell’ultima campata del nuovo ponte sul Polcevera, dopo meno di due anni dal tragico crollo.

Traguardo importate per Genova e i suoi abitanti: oggi dopo meno di due anni dal crollo del ponte sul Polcevera, avvenuto il 14 agosto del 2018, viene ultimata la posa dell’ultima campata dell’infrastruttura che suturerà la ferita della città. Si tratta del varo della diciannovesima e ultima campata del ponte e il pezzo di impalcato verrà fatto salire lentamente, a circa 5 metri l’ora, e portato in quota dagli strand jack a cui è stato ancorato durante le operazioni di prevaro di ieri. Quando la campata verrà posizionata definitivamente tra le pile, completando l’intero tracciato in acciaio previsto dal progetto di Renzo Piano, la sirena del cantiere verrà fatta suonare per avvisare le navi in rada e in porto che le due parti di Genova, separate dal crollo, sono state finalmente riunite. Le sirene delle navi saluteranno, poi, anche loro la giunzione del nuovo ponte.

Lunedì sera i diciotto pilastri del nuovo ponte sono stati illuminati con il tricolore, alla vigilia della posa dell’ultima parte della campata centrale, alla presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Il tricolore ha riunito nuovamente le due parti della Val Polcevera, tagliate in due dal crollo del Ponte Morandi. Il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha scritto: “l’talia s’è desta, benvenuto ponte di Genova“. L’inaugurazione del nuovo viadotto avverrà nel mese di luglio, come annunciato dal sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, Marco Bucci: “L’inaugurazione definitiva del nuovo ponte di Genova avverrà nel mese di luglio. Non vediamo l’ora. Il ponte non è finito ma oggi celebriamo il ricongiungimento delle due parti della valle. Oggi questo nastro d’acciaio posso dire finalmente riunisce le due parti della valle di ponente e di levante. C’era un nastro prima che purtroppo li 14 agosto 2018 è venuto giù”.  In conclusione il sindaco Bucci ha ricordato le 43 vittime del crollo e ha tenuto a ringraziare i lavoratori e la città tutta, in dialetto genovese: “per Zena e per San Giorgio“.

 

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