Il governatore della Lombardia scrive una nota all’indirizzo del presidente del Consiglio. E sulla Fase 2 Fontana dice: “Confido in una buona convivenza con il virus”. Ma il sindaco di Codogno attacca.
Attilio Fontana fa una richiesta particolare a Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha reso noti alcuni dei passaggi della tanto attesa Fase 2, ma secondo il governatore della Lombardia manca ancora qualcosa. In particolare, il leghista ha fatto capire che, secondo lui, bisogna tornare a celebrare le messe con la presenza di fedeli nelle chiese. Per questo motivo Fontana, con una nota diffusa attraverso l’ufficio stampa della Regione Lombardia, chiede al premier di cambiare idea in tal senso. Anche perchè, tra le altre cose, la reazione da parte della Cei dopo il prolungamento dello stop alle celebrazioni è stata forte.
Dunque, il comunicato diffuso dalla Regione Lombardia verte proprio in questa direzione. Sembra essere più una richiesta fatta dal governatore che vuole dare voce ai propri conterranei, desiderosi di tornare a pregare nelle strutture preposte. “Il presidente Attilio Fontana – si legge nella nota – ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte con una serie di proposte avanzate a Regione Lombardia dall’Arcidiocesi di Milano, per chiedere il via libera alle celebrazioni religiose. La missiva contiene una serie di suggerimenti condivisi anche con le autorità sanitarie”.
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Fontana ha parlato anche a Radio Lombardia, commentando con un po’ di amarezza le decisioni prese dal Governo e inserite nel nuovo dpcm. “Gran parte delle decisioni spettano al Governo, ma è chiaro che prima di arrivare ad una situazione di nuovo contagio e quindi di un eventuale nuovo lockdown, anche facendo riferimento al continuo monitoraggio, se assistiamo ad una ricrescita del contagio gli interventi sarebbero immediati”. E poi c’è una grande speranza riposta nel rispetto delle norme e nei controlli a partire dal prossimo 4 maggio. “Confido nel fatto che se verranno rispettate tutte le misure e le precauzione che stiamo prevedendo e che anche il governo ha previsto credo si possa convivere con il virus senza aggravare la situazione”.
Si parla anche di uno stralcio delle dichiarazioni del premier, rilasciate al suo arrivo a Lodi. Conte ha infatti detto che “credeva che sarebbe stato d’intralcio”, qualora si fosse recato prima nelle zone della prima zona rossa italiana. “Personalmente non credo”, ha dichiarato Fontana. E il sindaco di Codogno Francesco Passerini rincara la dose: “Ci aspettavamo di più, soprattutto per quelli che erano i quesiti principali posti da noi sindaci dell’ex zona rossa. A Conte ho chiesto parole di riappacificazione nei confronti dell’ospedale di Codogno anche se poi il premier ha negato di aver mai criticato il presidio”.
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