(Foto di Tami Chappell, da Getty Images)
Il coronavirus minaccia le Olimpiadi anche nel 2021. Il presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi a Tokyo, Yoshiro Mori, ha avvertito: “Se la pandemia non sarà sotto controllo nel 2021, i Giochi saranno annullati”.
Arriva l’avvertimento del presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi a Tokyo, Yoshiro Mori, sul futuro delle Olimpiadi sotto emergenza coronavirus. Stando alle sue parole, sarebbero a rischio anche le Olimpiadi 2021. In un’intervista al giornale giapponese Nikkan Sports non ha lasciato dubbi a riguardo: “Se la pandemia non sarà sotto controllo nel 2021, i Giochi saranno annullati”. L’organizzazione, dunque, è intransigente sulla sicurezza. Starà ai Paesi, e alla collaborazione tra Paesi, garantire le condizioni necessarie senza le quali le Olimpiadi del 2021 salteranno. Questo nonostante le Olimpiadi siano già state rinviate da un anno. Dal 24 luglio 2020 al 23 luglio 2021. E ancora, sempre Mori: “I Giochi non potranno essere posticipati oltre il prossimo anno, se il mondo fosse ancora alle prese con il Covid-19 sarebbero cancellati definitivamente“.
E l’avvertimento di Mori non fa che seguire l’allarme lanciato qualche giorno fa da Kentaro Iwata, professore all’Università di Kobe. Il professore si era già definito “pessimista” a proposito delle Olimpiadi 2021. Aveva affermato: “Onestamente non la ritengo probabile, i Giochi richiedono che la pandemia sia sotto controllo ovunque dal momento che a Tokyo arriveranno atleti e spettatori da tutto il mondo. Il Giappone potrebbe farcela entro luglio 2021, ma non credo che altrettanto si possa dire per tutto il resto del pianeta“. Sempre qualche giorno fa, si era allineata la voce di Yoshitate Yokokura, presidente dell’associazione dei medici del Paese, che aveva ribadito: solo il vaccino consentirà un punto di svolta, solo il vaccino garantirà delle Olimpiadi in totale sicurezza. “A meno che non venga sviluppato un vaccino efficace, penso che sarà difficile vedere le Olimpiadi il prossimo anno. Non sto dicendo che non dovrebbero svolgersi, l’epidemia però non si limita solo al Giappone ma è un problema mondiale”.
A questo punto, visti i tempi lunghi e la complessità della situazione, secondo Iwata l’unica soluzione sarebbe: svolgere le Olimpiadi a partecipazione limitata, o senza pubblico. Ma gli organizzatori hanno già scartato l’ipotesi la scorsa settimana.
Il rifiuto dell’ipotesi però, stando alle parole del portavoce Masa Takaya, era dovuto a un motivo ben preciso. Gli organizzatori promettevano il rispetto delle nuove date, per cui un piano B sarebbe sembrato inutile. Ma ora arriva l’ammissione di Mori: la cancellazione non è esclusa. Il rischio è di essere catapultati all’anno 1940: il Giappone dovette rinunciare alle Olimpiadi a causa della seconda guerra mondiale.
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