Lo fanno sapere i titolari degli stabilimenti balneari del gruppo Le Spiagge di Rimini: sì alle misure anti coronavirus, ma no alle recinzioni in tessuto e alle mascherine sotto l’ombrellone. Nel frattempo, però, si spera nella prenotazione dei turisti.
La stagione estiva è alle porte, e per questo i gestori degli stabilimenti balneari stanno già cominciando i consueti lavori di ristrutturazione annuali, stavolta partiti con un mese di ritardo. Però non ci si arrende in Emilia Romagna, e non si scoraggiano soprattutto i gestori del litorale di Rimini. Con qualche incertezza sul flusso di turisti che verrà, i bagni saranno presto pronti e in regola con le varie misure di sicurezza – che non mettano però a disagio gli ospiti.
Nella piccola intervista fatta dai giornalisti dell’ANSA, sono stati interpellati alcuni titolari degli stabilimenti balneari del gruppo Le Spiagge di Rimini. Tra questi, il primo è stato Fabio, che ha chiaramente fatto intendere che riaprire in sicurezza non significa riaprire separati da “recinti per animali“. Che siano dunque gabbie di plexiglass o recinzioni in tessuto, le spiagge del litorale romagnolo non voglio accogliere i turisti con misure di distanziamento sociale così drastiche e antiestetiche.
“Ci adegueremo a eventuali direttive, ma non crediamo che le mascherine possano servire sotto agli ombrelloni“, ha affermato Fabio davanti ai giornalisti. E ha proseguito: “Stiamo ragionando su distanze di cinque metri tra un ombrellone e l’altro. A Rimini ce lo possiamo permettere, abbiamo spazi che non ha nessun altro. La mascherina potrà magari essere indossata quando si raggiunge il bagno o la doccia”. E proprio perché lo spazio a Rimini lo consente, l’idea di usare dei recinti di tessuto tra i vari ombrelloni – proposta avanzata da un’azienda di Cattolica – lo fa sorridere: “Noi i recinti li facciamo per i cani. Magari servirà alle spiagge piccole, non alla nostra”.
Preoccupato, invece, è sembrato Enzo, anche lui impegnato in questa prima mattina del 2020 con i lavori di pulizia. Per il titolare del bagno 57 la speranza è che arrivino i turisti: “In genere in questo periodo dell’anno avevamo già pulito, spianato e verniciato. Invece ora siamo agli inizi. Quando potranno essere accolti i primi turisti? Ammesso che sia consentito, i primi di giugno“.
Secondo Laura, titolare del bagno 49, bisogna invece “vedere il bicchiere mezzo pieno, non ci arrendiamo. Questa è la nostra vita“. E pare che nel frattempo le prime prenotazioni della stagione siano già arrivate. Persino da Monza, perché “vogliono scappare da là”.
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