La Lega ha infine depositato la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Gualtieri: primo firmatario è Matteo Salvini. Nessun appoggio dagli altri partiti dell’opposizione.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, la Lega ha appena depositato una mozione di sfiducia individuale al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Il primo firmatario è il segretario del partito Matteo Salvini, che aveva già annunciato la sua decisione qualche giorno fa. Nessun appoggio, però, dagli altri partiti dell’opposizione, con Forza Italia che si era già definita contraria alla manovra del Carroccio.
La mozione, che è stata dunque sottoscritta dai parlamentari della Lega, chiede le dimissioni del ministro, accusato di essersi sottratto al confronto parlamentare sul Meccanismo Europeo di Stabilità e di averlo approvato in sede europea, senza prima aver effettuato alcuno scrutinio delle Camere.
Secondo quanto si apprende dalle fonti, nella nota firmata in prima linea da Matteo Salvini, con cui deposita la mozione di sfiducia individuale nei confronti di Gualtieri, viene riportato come il ministro dell’Economia avrebbe agito senza seguire le disposizioni del mandato. Questo soprattutto in occasione dell’ultimo incontro con l’Eurogruppo, dove avrebbe avuto una posizione non linea con quanto “esplicitamente espresso in numerose occasioni da esponenti di maggioranza e di opposizioni a non includere il Mes tra gli strumenti idonei alla gestione della crisi“.
“Il comunicato del 9 aprile 2020 specifica infatti che i ministri partecipanti all’Eurogruppo propongono l’utilizzo delle esistenti linee di credito a condizionalità rafforzata (Eccl), per prestiti condizionati alla copertura delle sole spese sanitarie dirette o indirette, a concorrenza del 2% del Pil dello Stato che ne fa richiesta, e fatto impregiudicato il quadro normativo esistente una volta terminata l’emergenza”, prosegue poi il testo.
E viene sottolineato, ancora: “Gli altri strumenti avallati in quella sede dal ministro Gualtieri, quali il ricorso alla Banca Europea degli Investimenti (Bei), e il Sure (Support to mitigate the Unemployment Risk in an Emergency), presentano anch’essi criticità evidenziate da numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione, e anch’essi non sono stati sottoposti a un doveroso scrutinio parlamentare”.
Alla luce di ciò, “visto l’esito estremamente insoddisfacente dei negoziati cruciali relativi al sostegno finanziario del paese nell’emergenza covid 19”, “visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, esprime la propria sfiducia al ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni“.
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