Coronavirus Fase 2, Salvini: “Basta: fateci uscire e lavorare”

Il leader della Lega ha espresso la sua frustrazione sulle limitazioni imposte dal governo in fase 2, in partenza il 4 maggio.

Coronavirus Fase 2, Salvini: “Basta: fateci uscire e lavorare” – meteoweek

La conferenza stampa di Conte ieri ha lasciato molti con l’amaro in bocca: chi pensava  che il 4 maggio sarebbe stato il giro di boa per ricominciare a vivere si sbagliava di grosso, dato che le limitazioni restano ancora moltissime. A parlarne è stato anche il leader della Lega Matteo Salvini che in un video sui social si è sfogato: “Diciamo basta. Se non ci ascoltano ci faremo sentire, con i guanti e le mascherine torneremo a farci sentire, fuori dai social“, “C’è qualcosa – sottolinea – che non torna, c’è qualcuno che sta sentendo altri e non il popolo italiano“. “Ci devono permettere di tornare a vivere e noi lo otterremo. Se ci sarà bisogno di uscire di casa per riprenderci la nostra libertà lo faremo“, attacca Salvini. L’ex ministro non è stato il solo ad esprimere forte perplessità nei confronti delle decisioni prese dal governo. A schierarsi contro il team di Conte anche la Cei, che ha rivendicato il suo diritto alla messa e alle riunioni tra fedeli.

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In molti si sono scagliati contro le decisioni del governo – meteoweek

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Il copione sembra sempre lo stesso: si parla di dialoghi aperti ma di decisioni prese contro le necessità degli italiani. Salvini su Facebook ha detto: “Abbiamo ascoltato, abbiamo collaborato, abbiamo suggerito, abbiamo criticato educatamente, ora basta, dopo 47 giorni di reclusione, possiamo dire, a nome di milioni di italiani, basta. Fateci uscire, fateci guadagnare, fateci lavorare, fateci tornare a fare una vita”. “Abbiamo capito che ancora questa settimana occorrono le autocertificazioni e ancora per tutta l’altra settimana, basta, non se ne può più, ci costringono ad andare in giro ancora con la 24ore, con le autocertificazioni“. “Il governo si deve fidare degli italiani, vorrei tornare a guadagnare, tornare a lavorare, tornare a sperare“, conclude. La nuova dead line sembra fissata per il 18 maggio, data in cui se i numeri dovessero continuare ad essere positivi, si potrebbe tornare alla circolazione libera da costrizioni. Per ristoranti, bar, parrucchieri ed estetisti si dovrà, invece, attendere fino a giugno.

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