Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha raccontato di lavorare all’ipotesi di esami di maturità in presenza, garantendo il massimo della sicurezza, e che il Comitato tecnico-scientifico ha dato il via libera.
Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha raccontato sulla sua pagina Facebook che è a lavoro sull’organizzazione degli esami di maturità e ha scritto: “lavoriamo sugli Esami del secondo ciclo in presenza. Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera. In queste settimane il Governo non ha mai smesso di pensare alla scuola e non lo farà mai. Anche per questo vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari“.
Il ministro Azzolina ha anche parlato della riapertura delle scuole rimandata a settembre e degli sforzi per far fronte alla possibilità di una nuova ondata di contagi, da scongiurare a tutti i costi. “Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico sconsigliano la riapertura delle scuole, se non vogliamo vanificare gli sforzi fatti da milioni di italiani e mettere a rischio la salute di tanti. Da Ministra dell’Istruzione è un grande dolore, per me, dover tenere le scuole chiuse. Ma ce lo impone il senso di responsabilità. Per ripartire, domani, più forti. Occorre lavorare rapidamente per settembre. Lo stiamo facendo. Presto avremo le prime proposte“, ha scritto Lucia Azzolina, esprimendo dolore e rammarico per la necessità di mantenere le scuole chiuse.
Infine il ministro Azzolina ha voluto ringraziare l’operato del governo e del premier Conte e il lavoro del comitato tecnico-scientifico, che sta costantemente monitorando la situazione epidemiologica in corso, al fine di decidere al meglio sulla futura ripresa delle attività didattiche. “Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per le parole di grande chiarezza pronunciate stasera sulla scuola. Come ha spiegato in conferenza stampa, tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico sconsigliano la riapertura delle scuole“, ha concluso Lucia Azzolina.
Intanto fino a giugno la didattica a distanza dovrà proseguire, così come previsto in calendario, in modo da riuscire a portare a termine l’anno scolastico. Molte classi che dall’inizio di marzo stanno lavorando online hanno riscontrato, però, diversi problemi: dalla mancanza dei dispositivi necessari per le videolezioni, all’assenza di connessioni in diverse abitazioni di tutta Italia, fino alla scarsa formazione digitale del corpo insegnanti. Per far fronte a tutti i problemi emersi negli ultimi mesi, il Ministero dell’Istruzione ha stanziato prima 85 milioni di euro e poi altri 70milioni di euro di fondi Pon, che le scuole utilizzare per l’acquisto di dispositivi da assegnare in comodato d’uso alle famiglie che ne hanno bisogno. Di certo non saranno sufficienti per tutti ma aiuteranno a raggiungere un numero più ampio di studenti.