Decreto Aprile, stop licenziamenti e Cig: tutte le novità del pacchetto lavoro. Ecco i punti chiave del decreto
Il governo sta mettendo a punto le nuove misure per il Decreto Aprile. Tra le novità, rifinanziamento della cassa integrazione d’emergenza e stop ai licenziamenti. Per quanto concerne il rifinanziamento della cassa integrazione d’emergenza, esso includerà anche le aziende con meno di 5 dipendenti. Con il nuovo decreto è previsto un rifinanziamento di 15 miliardi, di cui 13 andranno alla cassa e 2 ai fondi di solidarietà. L’ammortizzatore in questo modo, viene prolungato per altre 9 settimane. Tutto questo però vedrà due fasi, tant’è che un primo rifinanziamento sarà per 5 settimane ed eventualmente il secondo per 4.
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Per quanto riguarda l’indennizzo per autonomi, esso sarà più congruo rispetto al decreto marzo, e da 600 euro salirà a 800 euro. Tuttavia il governo sta pensando di introdurre un meccanismo che selezioni chi può ottenere il suddetto indennizzo. Tra le novità c’è il reddito di emergenza, indirizzato a 1 milione di famiglie, ossia circa 2,5 milioni di persone. Si stanno vagliando i requisiti per accedervi, ma sembrerebbe che i beneficiari dovranno avere un reddito che va dai 6mila ai 15mila euro. Chi potrà riceverlo otterrà 500 euro al mese per 2 mesi. La Naspi ossia l’indennità di disoccupazione che verrà protratta per 2 mesi per chi ha il sussidio in scadenza.
Decreto Aprile, tutte le novità per colf, badanti e congedi parentali
Il nuovo Decreto Aprile prevede anche un indennizzo per colf e badanti dai 200 ai 400 euro a seconda dell’orario lavorativo previsto dal contratto. Per avere il bonus bisognerà provare di aver percepito meno a causa dell’emergenza in corso. Anche i licenziamenti potrebbero subire uno stop fino alla fine dell’emergenza da Coronavirus. Attualmente sono sospesi fino a metà maggio, ma sulla questione c’è un dibattito in corso che sarà al centro delle prossime riunioni di governo.
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Per quanto riguarda i contratti a termine, il Pd ha chiesto di congelare il decreto dignità fino a fine emergenza, per far sì che proroghe e rinnovi siano facilitati. Anche su questo il governo deve trovare un accordo prima del varo del decreto. Infine, per ciò che concerne i congedi parentali. Con le scuole ancora chiuse a data da destinarsi, i congedi straordinari potrebbero essere prolungati. In alternativa ai congedi, l’indennizzo di 600 euro per baby sitter.