Coronavirus, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha affermato su facebook: “Non servono misure spot a chi vuol portare avanti un progetto di vita, e le famiglie sono questo”. Nei giorni scorsi la ministra ha definito come irrinunciabile l’assegno per i figli.
Elena Bonetti, ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, ha espresso il suo sostegno alle famiglie in difficoltà durante questa emergenza coronavirus. In un post su facebook ha affermato: “Sono le famiglie la vera rete di sicurezza del Paese, e in questi giorni di incertezza ce lo hanno dimostrato. All’incertezza la politica deve però rispondere dando stabilità e la possibilità di pensarsi nel futuro. Non servono misure spot a chi vuol portare avanti un progetto di vita, e le famiglie sono questo”. E poi ribadisce l’importanza dell’assegno mensile per i figli già proposto per il prossimo decreto: “Sul tavolo per il prossimo decreto ho messo perciò la proposta di un assegno mensile per tutti i figli. Come governo abbiamo tutti detto più volte che la priorità sono le famiglie, adesso è il momento di dimostrarlo agli italiani”. Anche perché, come ha affermato a Skytg24: “Uno dei grandissimi rischi che corriamo, se condanniamo le famiglie all’incertezza, è che ci sarà innanzitutto stasi a livello economico nel Paese, perché le famiglie rappresentano la vitalità economica del Paese, ma anche il rischio sulla natalità. Già eravamo su dati allarmanti, ma rischiamo che il nostro Paese si condanni irreversibilmente ad una calo delle nascite dal quale difficilmente potremo risalire. Dobbiamo quindi mettere in campo politiche familiari di stabilità”.
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Al Corriere spiega invece: “Del resto l’assegno lo avevo fatto già inserire per la nascita di un figlio. Non vogliamo lasciare da sole le famiglie con i bambini. Con i ministri della Scuola Azzolina e dell’Università Manfredi stiamo preparando un progetto di sostegno domiciliare per la didattica online”. In cosa consiste? “Manderemo nelle case studenti universitari e volontari per aiutare le famiglie con la didattica online. Poi vogliamo chiedere la riapertura degli spazi aperti per l’attività ludica e motoria dei bambini”, sottolinea. A questo si aggiungeranno giorni di congedo straordinario per i genitori. Per quanto riguarda invece il voucher baby sitter, la Bonetti frena: “Rimane uno strumento, ma non è lo strumento per i prossimi mesi”.
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Poi la Bonetti anticipa una stretta collaborazione tra comuni e terzo settore per governare la fase 2 dell’emergenza coronavirus. “Stiamo organizzando volontari che possano aiutare i comuni e le famiglie nella cura e nella custodia dei bambini, spazi aperti per i bambini a distanza di sicurezza”. Lo scopo sarebbe: organizzare “attività dei bambini in piccoli gruppi con tutte le regole che potranno essere definite”.
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Emerge poi un problema: a chi affidare i bambini durante il periodo estivo, con i genitori a lavoro? “Il problema dell’estate c’è in modo significativo, dobbiamo pensare a attività educative, di comunità e socialità”. Arriva allora la proposta ancora al vaglio. “E’ mia intenzione avanzare la richiesta di riapertura delle scuole 0-6 anni in estate per organizzare attività in piccoli gruppi. Ci stiamo predisponendo perché questo accada, la politica credo debba dare nella concretezza delle risposte a problemi ed esigenze. Lo dobbiamo organizzare nel modo più sicuro possibile. Sarà un modello che comprenderà piccoli gruppi per poter mantenere il distanziamento dei bambini e per poter eventualmente rintracciare subito i contatti in caso di contagio”.