Coronavirus, Fase Due: Conte convoca i capi delegazione

Conte incontra i capi delegazione della maggioranza di governo. Si parla della Fase Due: subito dopo l’incontro con regioni ed enti locali.

Una riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione, per definire nei particolari la Fase Due. Subito dopo, l’incontro con gli Enti Locali. Ore delicate ed intense per il premier, che sta provando a gestire, accordare e coordinare la politica nazionale e locale per preparare al meglio la graduale uscita dal lockdown. Presenti all’incontro Dario Franceschini per il Pd, Alfonso Bonafede per M5s, Teresa Bellanova per Iv e Roberto Speranza per Leu. La riunione ha preceduto l’incontro con le regioni e gli enti locali che è previsto in queste ore. Sul tavolo della discussione i diversi nodi ancora da sciogliere sulla fase due. Riapertura di aziende, fabbriche, bar, ristoranti, funzioni religiose: Italia Viva con il ministro Teresa Bellanova spinge per una riapertura in sicurezza, l’impressione è che si voglia andare in quella direzione. Alcune date sono state già ipotizzate: 27 aprile per automotive, moda e componentistica, 4 maggio per manifatturiero, tessile, costruzioni, fabbriche, cantieri, servizi, commercio all’ingrosso, laboratori. l’11 maggio potrebbe essere il momento di negozi “al dettaglio”, parrucchieri e centri estetici. Una ipotesi che potrebbe essere realistica.

LEGGI ANCHE -> Coronavirus, ultimatum dei sindaci a Conte: vogliamo una ripartenza

LEGGI QUI -> Fase 2, Province a Governo: “investimenti da 2 miliardi per strade e ponti”

Subito dopo, l’incontro con gli Enti Locali, confermato dal presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini: “Io insieme a Nello Musumeci per la Sicilia e Attilio Fontana per la Lombardia saremo a rappresentare le venti Regioni italiane nella cabina di regia, insieme al sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro e ad altri suoi due colleghi sindaci, tra cui Virginia Raggi, e insieme a Michele De Pascale presidente della provincia di Ravenna e due suoi colleghi presidenti a rappresentare l’unione delle Province italiane. Discuteremo, anche perché mancano poche ore a lunedi’ e bisogna prendere per tempo le decisioni per poterle comunicare altrimenti il vero rischio e’ che non si riesca a comunicare cosa si decide”. 

Gestione cookie