Confermata la chiusura delle scuole almeno fino al mese di settembre: Conte ha svelato qualche dettaglio in più sulla fase 2.
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Il Premier Giuseppe Conte in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha parlato della Fase 2, anticipando alcune misure che entreranno in vigore il 4 maggio. Si parte dalle scuole: gli studenti non entreranno in aula fino a settembre, con la consapevolezza che i tempi potrebbero essere ancora più lunghi. Resta ancora da decidere la formula dettagliata dell’esame di Maturità, con gli studenti che sperano ancora di poterlo svolgere in presenza, ovviamente rispettando le regole per il contenimento del coronavirus e cambiando in qualche modo la formula standard del’esame, anche se sembra sempre più probabile la formula light con maxi colloquio da casa con i professori interni e la supervisione di un esterno. Ci saranno dei bonus e delle agevolazioni per genitori con figli. Conte assicura che dal prossimo 4 maggio ci sarà una maggiore libertà di movimento per gli italiani ma con tantissime limitazioni. I dati, che pure sono confortanti, dimostrano che il nemico è indebolito ma non è vinto, e il rischio è che la curva dei contagi possa tornare a salire: “Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio“, ha detto il Premier.
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4 maggio: norme di riapertura
Il Premier poi aggiunge: “Stiamo lavorando, proprio in queste ore, per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese. Annunceremo questo nuovo piano al più tardi all’inizio della prossima settimana. La condizione per ripartire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto. Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo strategiche, quali lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico, come pure attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export, che rischiano di rimanere tagliate fuori dalle filiere produttive interconnesse e dalle catene di valore internazionali. Il piano che presenteremo sarà molto articolato perché conterrà anche una più generale revisione delle regole sul distanziamento sociale. Revisione delle regole, voglio chiarirlo subito, non significa abbandono delle regole“.
4 maggio: le chiese riapriranno?
Ci saranno indicazioni anche per le riaperture di chiese e istituti religiosi, delle norme per regolare le esigenze dei fedeli di prendere parte alla messa: “Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico l’indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all’esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti.”.
Bar e ristoranti: quando riaprono?
Le attività economiche non riprenderanno tutte insieme: bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Si lavora per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto. Conte ha specificato: “In ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza. Il settore del turismo è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte”. Serve solo del tempo.
Mascherine e tamponi
Per le mascherine verrà introdotto presto un prezzo calmierato, in modo da evitare speculazioni e abusi di mercato. Quanto alla riduzione dell’Iva, in realtà il governo farà di tutto per pervenire al più presto alla completa eliminazione dell’Iva. Infine sulla questione tamponi Conte aggiunge: “Saranno necessari un deciso rafforzamento delle attività di contact tracing e il potenziamento della tele-assistenza. Saranno fondamentali anche i controlli molecolari con il tampone e sierologici, con l’analisi del sangue. Dovremo inoltre stimolare i presidi sanitari territoriali a lavorare di più con l’assistenza sociale“.