Bonaccini parla della condizione riapertura prevista nella fase 2: secondo il Presidente di Regione i cantieri andrebbero riaperti già ad aprile.
“I cantieri, secondo me, dovrebbero riaprire già da domani o da martedì. Potrebbero riaprire per l’edilizia scolastica, le strade. Molte imprese, penso all’agroalimentare, non hanno mai chiuso: se vengono rispettate le norme, se ci sono garanzie di sicurezza, ci sono luoghi di lavoro più sicuri delle file ai supermercati”: a sostenerlo è il Presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a Sky Tg24. Secondo Bonaccini bisogna decidere perché non è più tempo di aspettare. Ci sono alcune questioni da decidere come la riapertura delle manifatture di interesse internazionale, come automotive, moda, ceramica. Bonaccini ha bisogno del consenso del Premier perché per aprire nuove attività produttive nessuna regione può fare da sola, senza un decreto nazionale, le Regioni possono restringere ma non allargare. Mancano poche ore a lunedì e le decisioni andranno prese scientemente e comunicarle al meglio: attesissima la conferenza stampa in cui il presidente Conte spiegherà i dettagli messi a punto dal governo per la fase 2.
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“Il Governo – ha detto Bonaccini – ci consegnerà linee guida sia sui dispositivi di protezione che sul distanziamento sociale e noi le rispetteremo e applicheremo. Bisognerà però organizzarsi per aumentare le corse del trasporto pubblico, differenziare gli orari delle città. La riapertura dei negozi dovrà avvenire con scaglionamenti di orari, con un arco temporale più lungo per fare i turni e perché sui mezzi pubblici potrà salire molta meno gente di prima“. Per alcune attività comunque si prorogherà ancora, avranno un tempo di riapertura un po’ più lungo quelle che mettono in campo il rischio di persone che si incontrano come i bar e i ristoranti, ma il premier ha già detto che si impegnerà per rendere disponibile l’asporto, oltre che la consegna a domicilio. Le mascherine dovrebbero essere rese obbligatorie. Non solo si dovrebbe ridurre, ma togliere l’Iva sulle mascherine, questo è quanto annunciato dal Premier, ma anche fortemente voluto dall’Emilia Romagna. “Il flusso delle mascherine – ha detto Bonaccini – è aumentato stabilmente, abbiamo avuto ulteriori forniture perché sono cominciate le produzioni, che vanno incentivate“.