Coronavirus, 25 aprile a Napoli: code nei negozi e distanze non rispettate

Coronavirus, 25 aprile a Napoli: code nei negozi e distanze non rispettate. Pochi anche quelli che indossavano le mascherine

Coronavirus, 25 aprile a Napoli: code nei negozi e distanze non rispettate
Coronavirus, 25 aprile a Napoli: code nei negozi e distanze non rispettate

Un 25 aprile affollato quello che ha caratterizzato la città di Napoli. Tante le code nei supermercati e nei negozi che vendono pesce e frutta, una ressa piuttosto soffocante, nonostante le strisce che delimitano lo spazio per consentire la distanza di sicurezza di 1 metro tra clienti e negozianti. In via Epomeo, in particolare, c’era talmente tanta folla attorno alle cassette della frutta che è sopraggiunta un’auto della polizia. Un agente è sceso dell’auto urlando ai presenti di mantenere la distanza di sicurezza per il proprio bene e non certo perché è un imposizione della polizia.

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Ma appena il poliziotto è andato via, l’assembramento si è riformato. Anche le panchine site in via Toledo sono state occupate dato il bel sole spuntato in mattinata. Molte le famiglie con madri e padri con figli a seguito. Ma la cosa che più crea preoccupazione è che erano poche le persone che indossavano le mascherine, oppure che le usavano in maniera assolutamente non consona. In pochissimi a indossare anche i guanti, ma molti i contatti. Molti i posti di blocco di polizia e carabinieri ma l’attenzione era rivolta soprattutto alle automobili che passavano. Poche invece le verifiche sulla folla in strada, eppure erano in molti, a quanto pare, a non avere un valido motivo per uscire di casa.

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